Francia. Gilet gialli in azione, ‘Notre-Dame non siamo noi’

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23ema edizione delle proteste dei “Gilet gialli” in Francia: in 30mila (e quindi in calo rispetto ai sabati precedenti) sono scesi in strada per le consuete manifestazioni antigovernative ma anche contro le donazioni miliardarie per la ricostruzione della cattedrale di Notre Dame, “Notre-Dame non siamo noi”. L’obiettivo è sempre il presidente Macron e il ritardo delle riforme, per cui siamo assai lontani dalla protesta per l’aumento dei prezzi di 6,5 centesimi del diesel e di 2,9 centesimi della benzina, per l’aumento di 100 euro al mese per oltre un milione e 200mila lavoratori e per la detassazione degli straordinari, obiettivi poi raggiunti con un costo di 10 miliardi che ha portato la Francia a sforare il 3 per cento del deficit.
Come si temeva, a Parigi sono entrati in scena black block e casseur, con bidoni e auto incendiate, vetrine distrutte e negozi saccheggiati al passaggio del corteo non autorizzato, mentre quello legale partito dalla banlieue di Saint-Denis ha sfilato in modo più tranquillo.
La polizia è intervenuta con idranti che gettavano un liquido di colore blu per identificare poi coloro che hanno preso parte ai disordini, ed alla fine i fermi sono stati oltre 250. 60mila i poliziotti schierati in tutta la Francia, 5mila quelli nella capitale.