Francia. Gilet gialli, scontri a Parigi. Per la prefettura vi sono infiltrazioni dell’estrema destra

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Scontri tra polizia e “gilet gialli” a Parigi sugli Champs-Elysees, dove fin da prima della manifestazione autorizzata per il pomeriggio al Campo di Marte si sono inseriti i black bock: gli agenti sono dovuti ricorrere ai gas lacrimogeni, agli idranti ed ai manganelli per impedire ai manifestanti di accedere a Place de la Concorde e all’area dell’Eliseo. La tensione è salita fin da subito, con i cassontetti bruciati, le vetrine infrante e gli oggetti scagliati contro le forze dell’ordine, mentre a Limoux una quarantina di “gilet gialli” hanno invaso azienda agricola e abitazione della deputata di En Marce! (il partito di Macron) Mireille Robert.
La prefettura ha reso noto che tra i manifestanti si sono infiltrati militanti d’estrema destra ed il ministro dell’Interno, Christophe Castaner, ha accusato Marine Le Pen di aver infuocato gli animi e di essere la regia delle manifestazioni.
Alla base della protesta, messa insieme attraverso i social, vi è la riduzione degli sgravi fiscali sui carburanti voluta dall’amministrazione Macron, la quale comporta un aumento dei prezzi di 6,5 centesimi per il diesel e di 2,9 centesimi per la benzina.
La misura è stata presa dal ministro per la Transizione ecologica Francois de Rugy, il quale ha fatto sapere di voler tirare dritto, ma oggi, nel secondo fine settimana di disordini, il presidente Emmanuel Macron si è impegnato al dialogo e a valutare una “nuova rotta” per portare avanti la transizione ecologica.