di Giuseppe Gagliano –
Le dichiarazioni di Emmanuel Macron riguardanti l’assenza di istruttori francesi in Ucraina si sono rivelate irresponsabili e inutili per diversi motivi. Se le affermazioni fossero false, minerebbero la credibilità della Francia sulla scena internazionale, suggerendo un tentativo di nascondere il coinvolgimento francese nel conflitto ucraino. Questo potrebbe compromettere la fiducia tra gli alleati e i partner internazionali. Inoltre tali dichiarazioni potrebbero infiammare ulteriormente le tensioni con la Russia, fornendo a Mosca una giustificazione per ulteriori ritorsioni, aumentando così il rischio di un’escalation del conflitto.
Dal punto di vista della politica interna, dichiarazioni non supportate dai fatti potrebbero essere percepite come un tentativo di ingannare l’opinione pubblica, con conseguenze negative sulla fiducia dei cittadini nel governo. In questo contesto il recente scioglimento dell’Assemblea nazionale da parte di Macron può essere interpretato come un segno di debolezza piuttosto che di leadership forte. Questo atto potrebbe essere visto come un tentativo di evitare il confronto diretto con l’opposizione, segnalando una mancanza di autorità e determinazione, in netto contrasto con la figura storica di Charles de Gaulle, noto per la sua capacità di unire il paese in tempi di crisi.
Sciogliere l’Assemblea può portare a un periodo di instabilità politica, con elezioni anticipate che potrebbero non risolvere le tensioni esistenti, complicando ulteriormente la governance del paese in un momento critico. Inoltre agire in un modo percepito come autoritario può alienare parte dell’elettorato e ridurre il sostegno popolare. La percezione di Macron come un “piccolo caporale” implica che agisce più per interessi personali o di potere piuttosto che per il bene del paese, differenziandosi nettamente dalla leadership forte e unificatrice di de Gaulle.
Le dichiarazioni di Macron sulla presenza di istruttori francesi in Ucraina e lo scioglimento dell’Assemblea nazionale possono essere viste come atti che rischiano di indebolire la posizione della Francia sia a livello interno che internazionale.