Francia. Il presidente Macron boicotterà a Durban una conferenza ONU contro il razzismo

di Alberto Galvi

Il mese prossimo il presidente francese Emmanuel Macron boicotterà a Durban, in Sudafrica, una conferenza delle Nazioni Unite sulla lotta contro il razzismo a causa delle dichiarazioni antisemite delle precedenti edizioni. L’annuncio di Macron segue quello di Germania, Paesi Bassi, Ungheria, Austria, Australia, Usa, Regno Unito, Repubblica Ceca, Canada e Israele, nessuno dei quali parteciperà alla conferenza quest’anno.
La Conferenza di Durban riunirà diversi leader mondiali a margine dell’assemblea generale delle Nazioni Unite a New York a settembre.
Le Nazioni Unite hanno tenuto grandi conferenze antirazziste nel 1978 e nel 1983, ma l’evento fondamentale a cui si fa spesso riferimento è il raduno del 2001 a Durban.
Già la prima edizione di Durban 31 agosto – 8 settembre 2001 era stata offuscata da un antisemitismo virulento e caratterizzata da profonde divisioni sui temi dell’antisemitismo, del colonialismo e della schiavitù.
Diversi paesi, tra cui la Francia, hanno anche boicottato le riunioni nel 2009 e nel 2011. La Conferenza di Durban del 2009 aveva suscitato polemiche dopo che l’allora presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad aveva negato l’Olocausto e criticato Israele come un regime razzista crudele e repressivo. Dopo questo intervento i delegati di diverse nazioni europee avevano lasciato la sala.
L’edizione 2011 è stata poi boicottata da diversi paesi, gli stessi che boicotteranno anche l’edizione prossima. Altri quattro paesi che hanno evitato l’evento nel 2011, Bulgaria, Italia, Nuova Zelanda e Polonia, devono ancora dichiarare questa volta le loro intenzioni. Macron ha promesso di combattere l’antisemitismo in tutte le sue forme e ha espresso preoccupazione per gli slogan antisemiti.
Il governo transalpino negli ultimi giorni ha espresso preoccupazione durante le proteste contro le restrizioni al Covid-19 per gli slogan antisemiti.