Francia. Macron si incontra col tedesco Scholz per appianare le divergenze su Ucraina e protezionismo

I leader di Germania e Francia, rispettivamente il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron, si sono incontrati a Parigi per cercare di superare le divergenze messe in luce dalla guerra in Ucraina. Scholz ha visitato la capitale francese per una giornata di cerimonie che segnano i 60 anni da quando un trattato storico ha suggellato un legame tra i nemici di lunga data, che è alla base dell’odierna Unione Europea.
L’incontro è avvenuto all’Università della Sorbona, ed erano presenti l’intero gabinetto tedesco e 300 legislatori di entrambi i paesi. I due leader hanno supervisionato i due round di colloqui all’Eliseo, concentrandosi su energia e politica economica, oltre che sulla difesa. Parigi e Berlino hanno adottato approcci diversi su diverse questioni, dalla gestione della pandemia di coronavirus e delle sue ricadute economiche, alla crisi energetica innescata dalla guerra in Ucraina.
L’invasione russa dell’Ucraina ha sottolineato le differenze di strategia tra le due nazioni, in particolare nei colloqui europei su come affrontare la conseguente crisi energetica ecolpire l’inflazione, nonché sui futuri investimenti militari. Macron ha chiesto un nuovo modello energetico nell’Ue basato sulla diversificazione delle forniture e sull’incentivo alla produzione di energia senza emissioni di carbonio.
L’incontro è arrivato mentre i leader di tutta Europa temono distorsioni nel commercio transatlantico. A parte l’Ucraina, una priorità assoluta è stato elaborare la risposta dell’Europa ai sussidi per i produttori di auto elettriche statunitensi e altre imprese nell’IRA (Inflation Reduction Act) dell’amministrazione Biden, per fare un enorme passo avanti verso il raggiungimento dei propri obiettivi climatici ai sensi dell’accordo di Parigi, investendo miliardi di dollari in tecnologie rispettose del clima prodotte negli Stati Uniti.
La Francia sta spingendo affinché l’Ue ad allentare le regole sui sussidi statali al fine di accelerarne l’allocazione, semplificare il sostegno del blocco agli investimenti e creare un fondo sovrano dell’Ue per promuovere le industrie verdi. Berlin, tuttavia ha messo in guardia contro il protezionismo.
Germania e Francia hanno fornito armi all’Ucraina, che sta chiedendo carri armati Leopard e armi più potenti in un momento in cui la guerra della Russia si trascina.