Francia. Ottava edizione delle proteste dei Gilet gialli. Macron, ‘violenza contro la Repubblica’

di Guido Keller –

Sembrava depotenziata la protesta dei “Gilet gialli” in Francia, dopo che erano riusciti ad ottenere dal governo la sospensione dell’aumento dei prezzi di 6,5 centesimi per il diesel e di 2,9 centesimi per la benzina, l’aumento di 100 euro al mese per oltre un milione e 200mila lavoratori e la detassazione degli straordinari, uno scherzetto da 10 miliardi che ha portato la Francia a sforare il 3 per cento del deficit.
Invece 50mila manifestanti hanno messo a ferro e fuoco ieri, nell’ottava edizione delle manifestazioni, il paese: 5mila “irriducibili” hanno protestato nella capitale, dove in 15 si sono impossessati di una scavatrice ed hanno sfondato la porta della sede di Benjamin Griveaux, portavoce del governo; manifestazioni vi sono state un po’ ovunque, con autostrade, ferrovie e porti bloccati in diverse località tra cui ad Avignone, Marsiglia, Sedan (Ardenne). A Parigi i manifestanti hanno tentato di raggiungere i palazzi governativi venendo a contatto con gli agenti, per cui sono volati pietre ed oggetti da una parte e dall’altra sono stati impiegati gas lacrimogeni, proiettili di gomma e idranti, specialmente sul ponte pedonale sulla Senna Leopold Sedar Senghor, nei pressi dell’Assemblea Nazionale. Alcuni cassonetti sono stati incendiati, vetrine e auto sono state vandalizzate. “Manifesteremo qui tutti i sabati, continueremo per tutto il 2019”, hanno detto gli organizzatori dei “Gilet gialli”, certi del fatto che se la protesta ha perso di numero, sembra non aver perso la sua virulenza, ed ora l’obiettivo sono le dimissioni del presidente Emmanuel Macron. Questi è poi intervenuto parlando di “un’ulteriore violenza estrema contro la Repubblica”, dove sono stati attaccati “i simboli e i rappresentanti eletti”. “Chi commette questi atti – ha scritto Macron su twitter – dimentica il cuore del nostro patto di civiltà’. Giustizia sarà fatta. Tutti devono far prevalere il dialogo”.
Il bilancio è di 34 arresti, perlopiù individui che hanno deliberatamente aggredito poliziotti.