FSM. Il presidente Panuelo ha accusato la Cina di aver corrotto funzionari e di averlo minacciato

di Alberto Galvi

Il presidente uscente degli FSM (Stati Federati di Micronesia) David Panuelo ha accusato la Cina, in una lettera di 13 pagine inviata al Congresso e ai governatori statali, di aver corrotto funzionari e di aver fatto minacce dirette contro la sua sicurezza personale per le sue posizioni sui Taiwan. La Cina ha negato le accuse.
Panuelo si è opposto a un accordo sulla sicurezza con Pechino finalizzato a consentire il dispiegamento di truppe cinesi nella regione: stando a quanto asserito la Panuelo, la Cina starebbe cercando di interferire negli FSM per garantire che il paese si allinei con Pechino, o rimanga neutrale in caso di guerra per l’annessione di Taiwan.
L’FSM, che ospita meno di 115mila abitanti e si trova a circa 2.900 km a nord-est dell’Australia, è indipendente, ma riceve assistenza finanziaria e garanzie di difesa dagli Stati Uniti nell’ambito del cosiddetto patto di Libera associazione.
Panuelo ha detto di essere stato pedinato da uomini cinesi, uno dei quali era un ufficiale dell’intelligence, mentre partecipava l’anno scorso al Forum delle Isole del Pacifico alle Fiji. Ha anche accusato i funzionari cinesi di aver corrotto i funzionari locali.
Panuelo ha fatto sapere di essere favorevole al riconoscimento ufficiale di Taipei, che ha solo una manciata di alleati diplomatici. Ha anche rivelato di aver discusso con il ministro degli Esteri di Taiwan su un accordo che consenta al suo paese di prendere le distanze dai finanziamenti e dal sostegno cinesi, con Taiwan che si offrirebbe di pagare il conto per i grandi progetti attualmente finanziati dalla Cina.
I piccoli Stati delle isole del Pacifico come l’FSM, che consistono in circa 600 isole sparse nel Pacifico occidentale, sono diventati negli ultimi anni strategici nella crescente rivalità geopolitica tra Cina e Stati Uniti. Inoltre nel giorno in cui Pechino decidesse di invadere Taiwan aumenterebbe le possibilità che la Cina entri in conflitto anche con l’Australia, Giappone e Nuova Zelanda.