FSM. La nazione del Pacifico è diventata l’ultima al mondo ad avere un focolaio di COVID-19

di Alberto Galvi –

Gli FSM (Stati Federati di Micronesia) sono probabilmente diventati l’ultima nazione al mondo ad avere un focolaio di COVID-19, che è cresciuto in una settimana a oltre mille casi dopo aver evitato la diffusione del virus per 2 anni e mezzo grazie al suo isolamento geografico e ai controlli alle frontiere. Chi è volato nel paese con la malattia non l’ha diffusa perché tutti i nuovi arrivati dovevano mettersi in quarantena. Inoltre la diffusione dei contagi da parte dei turisti è stata finora limitata dall’isolamento, dalla mancanza di strutture adeguate e dal limitato trasporto interno di aria e acqua.
I funzionari sanitari hanno affermato che i casi sono in rapido aumento. Molti alti legislatori e alti funzionari hanno contratto la malattia, incluso il vicepresidente Yosiwo George, che è stato ricoverato in ospedale, anche se le sue condizioni stanno migliorando.
Lo scorso anno gli FSM sono diventati uno dei pochi paesi a imporre un ampio mandato che richiede a tutti i cittadini idonei di vaccinarsi contro il coronavirus. Il governo ha minacciato di trattenere i fondi federali destinati a qualsiasi individuo o imprenditore che non avesse seguito le regole. Funzionari sanitari hanno affermato questa settimana che sono state completamente vaccinate il 75 per cento delle persone di età pari o superiore a 5 anni. L’epidemia è arrivata meno di due settimane prima che la gli FSM pianificassero di porre fine alle sue restrizioni di quarantena e riaprire i suoi confini il 1 agosto 2022.
Quest’anno la variante Omicron ha diffuso per la prima volta il coronavirus in diverse piccole nazioni del Pacifico, tra cui Kiribati, Tonga, Samoa e Nauru. Finora le comunità di Tuvalu e delle Isole Marshall sono riuscite a evitare qualsiasi focolaio.