Gambia. L’ex ministro Sonko condannato in Svizzera a 20 anni di carcere

di Alberto Galvi

L’ex ministro degli Interni, dal 2006 al 2016, del Gambia Ousman Sonko è stato condannato dal tribunale penale svizzero di Bellinzona a 20 anni di carcere per crimini contro l’umanità. Sonko, che era all’udienza, ha chiesto asilo in Svizzera nel novembre 2016 ed è stato arrestato due mesi dopo. Il processo è iniziato a gennaio.
Sonko è stato dichiarato colpevole di omicidio intenzionale, tortura e falsa detenzione durante i 22 anni di governo dell’ex presidente Yahya Jammeh. Sonko è entrato nell’esercito gambiano nel 1988, ed è stato nominato comandante della Guardia di Stato nel 2003. Nel 2005 è stato nominato ispettore generale della polizia, poi ministro degli Interni e rimosso nel settembre 2016. Fuggito in Svizzera per cercare asilo a causa delle proteste popolari, nel 2017 è stato arrestato al centro per richiedenti asilo di Kappelen-Lyss. Sonko ha ora il diritto di appellarsi contro la sentenza.
Dal 2011 la Svizzera si riserva il diritto di processare i presunti autori di reati gravi, siano essi cittadini o stranieri, purché si trovino sul proprio territorio.