Gaza. Ancora morti per la “Marcia del ritorno”. Razzi da Hamas e raid da Israele

La destra di governo vorrebbe una vasta offensiva via terra, ma i militari frenano e accusano Siria e Iran.

di Guido Keller

E’ di 5 morti ed un’ottantina di feriti il bilancio delle vittime dell’edizione di venerdì della Marcia del ritorno, manifestazione che si ripete ogni settimana ormai da mesi e che ha comportato fino ad oggi un elevato numero di morti.
Anche in quest’occasione gli scontri sono avvenuti al confine con Israele, con i manifestanti che hanno cercato di superare il filo spinato dove da una parte volavano slogan e bottiglie molotov e dall’altra proiettili, il tutto sotto il fumo nero dei copertoni incendiati per offuscare il tiro ai cecchini dell’esercito.
La Marcia del ritorno è stata indetta per protestare contro la chiusura completa della Striscia popolata da 1,650 milioni di persone.
Dopo la giornata di proteste sono però piovuti sulla parte meridionale di Israele numerosi razzi, si parla di una trentina di cui 11 intercettati dalle batterie difensive Iron Dome, lanciati nella notte da frange di Hamas, cosa che ha immediatamente provocato la reazione dell’esercito con “decine di cacciabombardieri e altri velivoli – hanno precisato i militari – che hanno colpito un’ottantina di obiettivi di Hamas”, tra cui “due importanti centri per la produzione di armi” e “cinque compound militari utilizzati dalle forze di sicurezza.
I bombardamenti sono durati fino alle prime luci dell’alba, e c’è chi nel governo israeliano incarna la rabbia dei cittadini costretti di continuo a ripararsi nei rifugi e vorrebbe una vasta operazione di terra. In particolare il ministro della difesa Avigdor Lieberman giovedì ha dichiarato che “le opzioni con Hamas sono finite”, ed ha manifestato l’intenzione di sostituire il capo di Stato maggiore delle forze armate, Gadi Eisenkot, in quanto “troppo morbido”.
Ad opporsi ad ‘un offensiva di terra sono tuttavia i militari per l’escalation che verrebbe ad innescarsi, ed al momento l’esercito israeliano si è limitato ad accusare del lancio dei razzi i miliziani di Hamas però – ha affermato il portavoce dell’esercito Jonathan Conricus – dietro “ordini ed incentivi di Damasco con il chiaro coinvolgimento della Guardia Rivoluzionaria iraniana Quds Force”, cioè dell’Iran. Conricus ha dichiarato che la risposta di Israele “non sarà limitata geograficamente”.