di Giuseppe Gagliano –
Il Sudafrica ha chiesto alla Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) di ordinare a Israele di ritirarsi da Rafah, nel sud di Gaza, come parte di nuove misure di emergenza per l’ultima offensiva israeliana. Il Sudafrica ha avviato un caso presso la massima corte delle Nazioni Unite accusando Israele di atti di genocidio contro i palestinesi.
A gennaio la Corte Internazionale di Giustizia aveva già ordinato a Israele di astenersi da qualsiasi atto che potesse violare la Convenzione sul genocidio e di garantire che le sue truppe non commettessero atti di genocidio contro i palestinesi.
Israele ha ripetutamente dichiarato di agire in conformità con il diritto internazionale a Gaza e ha definito infondate le accuse del Sudafrica, accusando Pretoria di agire come “il braccio legale di Hamas”.
Nei documenti pubblicati venerdì il Sudafrica ha richiesto ulteriori misure di emergenza, sottolineando che l’azione militare israeliana a Rafah rappresenta un “rischio estremo” per le forniture umanitarie, i servizi di base e la sopravvivenza stessa dei palestinesi a Gaza. La città ospita centinaia di migliaia di sfollati palestinesi che vivono in condizioni terribili, e si teme che un’offensiva di terra israeliana possa provocare una catastrofe umanitaria. Il Sudafrica ha chiesto alla Corte di ordinare a Israele di consentire l’accesso senza ostacoli a Gaza per i funzionari delle Nazioni Unite, le organizzazioni umanitarie, i giornalisti e gli investigatori.