di Mariarita Cupersito-
Le Nazioni Unite hanno reso noto che 9 dipendenti della loro agenzia per i rifugiati palestinesi UNRWA, indagati con altri 10 colleghi dopo le accuse israeliane dello scorso gennaio di collusione con Hamas, “potrebbero essere stati coinvolti” nell’attacco del 7 ottobre 2023 da parte del movimento Hamas.
“Abbiamo informazioni sufficienti per le misure che stiamo intraprendendo, ovvero il licenziamento di queste 9 persone”, ha dichiarato il l vice portavoce di Antonio Guterres, Farhan Haq. Le accuse portarono molti donatori a sospendere i finanziamenti all’agenzia, che conta oltre 30mila dipendenti al servizio di quasi 6 milioni di palestinesi nella regione, di cui 13mila a Gaza.
Guterres ha richiesto un’indagine da parte dell’Ufficio dei servizi di supervisione interna delle Nazioni Unite (OIOS). Per una persona, “l’OIOS non ha ottenuto alcuna prova a sostegno delle accuse”, mentre in altri 9 casi “le prove non sono state sufficienti a dimostrare il coinvolgimento dei dipendenti”, ha proseguito Haq, ma “a tempo debito saranno adottate misure appropriate”.
“Per quanto riguarda gli altri nove casi, le prove ottenute dall’OIOS indicano che i dipendenti dell’UNRWA potrebbero essere stati coinvolti negli attacchi armati del 7 ottobre”, ha confermato, garantendone il licenziamento.
Philippe Lazzarini, diplomatico svizzero responsabile dell’agenzia, ha dichiarato in un comunicato che “Non possono lavorare per l’UNRWA “; come riportato da AGI, Lazzarini ha poi aggiunto che il personale dell’agenzia deve rispettare i principi delle Nazioni Unite “dentro e fuori”, sottolineando il principio della “neutralità umanitaria”.
Proseguono intanto le tensioni tra Iran e Israele, con Teheran che si prepara a sferrare un attacco nei prossimi giorni. A riportare la notizia è il Wall Street Journal, secondo cui l’Iran avrebbe spostato nei giorni scorsi i lanciamissili in posizione e condotto una serie di esercitazioni militari. In base ai rapporti dei funzionari statunitensi citati dal Wall Street Journal, si prevede una “breve rappresaglia” da parte dell’Iran per l’uccisione di Hainyeh, capo politico di Hamas assassinato in un edificio della capitale iraniana, e per quella del capo militare di Hezbollah Fuad Shukr.