Gb. Arrestato il fondatore di Wikileak Assange: tolto l’asilo politico

Da 7 anni era “ospite” presso l’ambasciata dell’Ecuador.

di Guido Keller –

Dopo 7 anni di ingombrante ospitalità nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra e dopo la revoca da parte di Quito dell’asilo politico, il fondatore di WikiLeaks, il 47enne australiano Julian Assange, è stato arrestato dagli agenti di Scotland Yard, che lo hanno portato prima in centrale e poi in tribunale. Lì è stato riconosciuto colpevole di non essersi presentato nel 2012 all’udienza indetta per accuse di violenza sessuale per fatti (oggi archiviati) accaduti in Svezia, paese che ne aveva chiesto l’estradizione. Per il reato di non essere comparso nel 2012 dinnanzi al giudice rischia oggi una pena fino a 12 mesi di reclusione.
L’asilo politico era stato concesso dall’allora presidente dell’Ecuador Rafael Correa, ed è stato revocato in questi giorni dal successore, Lenin Moreno, finito tra l’altro nelle rivelazioni i Wikileaks. Se Assange avesse messo piede fuori dalla rappresentanza diplomatica sarebbe stato immediatamente arrestato dalla polizia britannica, la stessa che oggi è stata autorizzata dall’ambasciatore ecuadoriano ad entrare per mettergli le manette ai polsi.
In realtà a volere Assange erano e sono ancora oggi i servizi segreti statunitensi per aver messo in rete una miriade di documenti segreti riguardanti la politica interna ed esterna di Washington, nonché molte scomode verità sulle missioni in Iraq e in Afghanistan, tra cui le prove dei rapporti tra i servizi segreti Usa e i talebani, ma anche l’uccisione di civili e la presenza di un’unità specifica di militari con “licenza di uccidere”.
Wikileaks ha svelato tra le molte cose il doppio gioco del Pakistan, alleato degli Usa, la corruzione in Kenya, le torture a Guantanamo e il supporto all’evasione fiscale e al riciclaggio di denaro sporco di un’importante banca svizzera.
I 7 anni di permanenza di Assange sono stati quelli di un ospite sgradito, con screzi per alcune limitazioni impostegli tra cui la riduzione drastica dei visitatori, l’obbligo di contenere le comunicazioni verso l’esterno allo stretto necessario e di sottoporsi ai controlli medici, compreso il suo gatto. Gli era stato chiesto anche di pulire il suo bagno di farsi il letto e di provvedere agli escrementi del gatto, cose che il fondatore di Wikileaks aveva visto come un affronto al punto di aver presentato in ottobre una denuncia nei confronti della rappresentanza diplomatica per violazione dei suoi “diritti fondamentali e delle sue libertà.
Wikileaks ha pubblicato oggi che “L’Ecuador ha revocato illegalmente l’asilo politico concesso in precedenza a Julian Assange, in violazione del diritto internazionale”, come pure che dietro all’arresto del fondatore vi sarebbe la Cia. Come dargli torto…