Gb. Corbyn cambia rotta e vuole il referendum per il “remain”

di Elisabetta Corsi –

Jeremy Corbyn ha annunciato durante la corsa per l’elezione del nuovo leader dei Tory che promuoverà un nuovo referendum sulla Brexit e quindi che il partito laburista impronterà la sua campagna a favore del “remain”, cioè per rimanere nell’Unione Europea.
La nuova posizione del partito è data secondo le parole di Corbyn per evitare un’uscita senza accordo, come pure seri danni ai Tory. In realtà Corbyn non sa come agire in caso vincesse le elezioni generali, ma i membri più di spicco del suo partito premono affinché tenga una linea pro-remain in qualsiasi circostanza.
Jeremy Corbyn ha detto in un’intervista alla BBC di aver ascoltato il parere dei membri del suo partito come dovrebbe fare ogni leader e da questo è nata l’idea di cambiare posizione.
Ha anche fatto sapere che esporrà il caso a settembre in Parlamento per un nuovo referendum e nel frattempo i laburisti faranno di tutto per evitare di ritrovarsi senza un accordo sul tavolo o per fermare il danneggiamento dell’accordo dato dalle proposte di Jeremy Hunt e Boris Johnson. Ha anche confermato di non aver ricevuto pressioni dai colleghi, ma anzi, ha detto di essere stato felice di ascoltarli. Corbyn crede così nell’importanza di fare esprimere ancora una volta le persone su questa scelta importante.
In una lettera ai membri del partito ha scritto di continuare a credere in un piano di compromesso tra i vari parti che contenga un’unione doganale, una forte relazione con il mercato unico, una protezione per le norme ambientali e i diritti sul lavoro.
Il suo intento però potrà metterlo in pratica solo in caso di vittoria nelle elezioni, in particolare se vuole rinegoziare l’accordo con l’Unione Europea.
Durante l’ultima campagna elettorale il leader laburista aveva affermato che il partito si era impegnato a rispettare il referendum del 2016 votando l’articolo 50 dello Statuto di Lisbona, ma dopo che si è entrati nelle difficili trattative con il governo è stato chiaro che non si sarebbero potute mantenere queste promesse.
Corbyn vede molto pericolosa la contesa in corso tra i due candidati alla leadership dei Tory per arrivare agli estremi di un No Deal, che considera un grave danno per l’economia e per il paese. Quindi vuole andare al più presto in Parlamento, a luglio, per promuovere entro il termine Brexit di settembre un nuovo referendum.
“Quello che ho cercato di fare è stato riflettere una posizione di maggioranza e di consenso e credo di averlo fatto”, ha detto aggiungendo che una vera e rapida decisione verrà presa dal momento che inizierà la campagna elettorale per le elezioni generali, di cui non vi è ancora una data stabilita.