Gb. Dopo il tweet Khan non vuole Trump a Londra, ma Johnson ‘non c’è motivo’

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Il governo britannico, per bocca del ministro degli Esteri Boris Johnson, ha respinto la richiesta del sindaco di Londra Sadiq Khan di cancellare la programmata visita del presidente Usa Donald Trump, in quanto “non c’è motivo per farlo”.
Khan, che è musulmano e con i genitori pachistani, crede fortemente nella politica dell’inclusione e dell’integrazione attraverso adeguate politiche sociali, ma dopo l’attentato del 3 giugno al London bridge Trump ne aveva approfittato per rilanciare l’idea del “Muslim ban” ed aveva twittato che “Almeno sette morti e 48 feriti in un attacco terroristico e il sindaco di Londra dice che non c’è ragione di allarmarsi”.
Se da più parti, persino dall’ambasciata Usa a Londra, si erano levate proteste per l’affermazione di Trump, Khan non aveva risposto, ma sul Channel 4 News ieri sera ha affermato che “Non penso che dovremmo srotolare il tappeto rosso per il presidente degli Usa nelle circostanze in cui le sue politiche vanno contro tutto ciò per cui noi ci battiamo”.
Ennesima polemica a due gironi dalle elezioni, per le quali i sondaggi oggi indicano un assottigliarsi della distanza dei Laburisti di Corbyn sui Tories di May, per quanto questi restino saldamente in vantaggio.
Alla luce di tre attentati in tre settimane pesano come un macigno le decisioni assunte da Theresa May quando era ministro dell’Interno, cioè i tagli dei finanziamenti alle forze di sicurezza pari a 20mila agenti. Come pure i ripensamenti in corsa di alcuni punti del programma elettorale, cosa fattale notare in occasione dei talk show.