Gb. Grazie all’accordo con il Dup il governo May ottiene la fiducia

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La premier britannica Theresa May ha ottenuto la fiducia del parlamento britannico con 323 sì al suo programma, che hanno prevalso su 309 contrari.
C’è quindi la maggioranza, dopo che quattro giorni fa May ha stretto un accordo di governo con l’unico partito rimasto disponibile, gli unionisti nord-irlandesi del Dup, che le hanno fornito quei 10 deputati necessari per rimanere a galla.
Il Dup è una formazione protestante e ultraconservatrice, omofobica, antiabortista e negazionista dei cambiamenti climatici, ma la scelta è stata obbligata dopo il disastro elettorale dell’8 giugno, votazione anticipata voluta dalla premier per fortificare la maggioranza in vista delle trattative sulla Brexit, ma da dove ne è uscita ulteriormente indebolita.
L’accordo fra May e il Dup è stato sottoscritto dai capigruppo delle rispettive parti, Gavin Williamson e Jeffrey Donaldson, a seguito dei colloqui della premier con la leader Arlene Foster: in cambio dell’appoggio al governo di minoranza May si è impegnata ad aumentare lo stanziamento per Belfast da 500 milioni di sterline a un miliardo, cosa che ha portato il laburista Jeremy Corbyn ad affermare che l’accordo “non è nell’interesse nazionale ma soltanto un modo per Theresa May di restare aggrappata al potere”.
In base a quanto stabilito non verrà toccata la tregua del Venerdì Santo (1998) fra gli unionisti nordirlandesi e i nazionalisti cattolici.