Gb. Il 6 maggio si vota per il rinnovo dei parlamenti di Galles e Scozia

di Alberto Galvi

Il prossimo 6 maggio si voterà per i parlamenti del Galles e della Scozia. In quest’ultimo caso gli elettori sceglieranno i 129 membri dell’Holyrood, istituito nel 1999 per legiferare su temi che includono la maggior parte aspetti della vita quotidiana come l’istruzione, la salute e i trasporti.
Il parlamento del Regno Unito a Westminster invece può approvare leggi su questioni riservate, che sono generalmente quelle con un impatto a livello internazionale o britannico, come la difesa, la politica estera e l’immigrazione.
I principali partiti scozzesi sono Scottish National Party, Scottish Conservatives Party, Scottish Greens Party, Scottish Liberal Democrats Party, Alba, All for Unity, Freedom Alliance, Reform UK, Scottish Family Party e UK Independence Party.
La campagna elettorale sarà probabilmente dominata dalla volontà o meno di indire un altro referendum sull’indipendenza scozzese, e lo Scottish National Party ha già dichiarato di voler votare una volta terminata la pandemia di Covid, se le elezioni restituiranno un’altra maggioranza indipendentista.
Anche il Scottish Greens Party sostiene l’indipendenza, ma i conservatori scozzesi, i laburisti e i liberaldemocratici sono contrari e affermano che l’attenzione del paese dovrebbe essere sulla ripresa dalla pandemia piuttosto che sulla costituzione. Avranno un ruolo di primo piano durante la campagna elettorale temi come la salute, l’istruzione, l’ambiente e l’economia, che sono tra le altre questioni più sentite dagli elettori in questa fase.
In Galles invece i cittadini si recheranno alle urne per eleggere i membri del parlamento gallese chiamato Senedd Cymru in quella che è la sesta elezione dalla sua creazione, nel 1999: eleggeranno 60 membri di cui 40 membri del collegio elettorale e 20 regionali. Il Senedd è un parlamento unicamerale.
I principali partiti che si contenderanno i seggi del parlamento gallese sono Welsh Labour Party, Welsh Conservative Party, Plaid Cymru, Reform Party UK, Welsh Liberal Democrats Party, UK Independence Party in Wales, Abolish the Welsh Assembly Party, Propel, Communist Party of Great Britain, Gwlad e Wales Green Party.
Per il prossimo governo gallese c’è la necessità di approvare una legge per impedire alle persone di essere candidati alle elezioni per il Senedd a meno che non abbiano vissuto in Galles ininterrottamente durante i tre anni precedenti le elezioni, a partire però dal 2026.
Almeno 25 candidati per le elezioni del 6 maggio non vivono in Galles: 23 in Inghilterra, uno in Scozia e un altro nell’Isola di Man.
Il Welsh Labour Party è stato il più grande partito del Senedd da quando è stato creato, vincendo tra i 26 e i 30 seggi ad ogni elezione; è stato anche al governo, in coalizione o da solo, durante i 22 anni di devolution. Leanne Wood del Plaid Cymru Party si è impegnata a tenere un referendum sull’indipendenza entro i prossimi cinque anni. Il Galles ha votato per lasciare l’Ue nel referendum del 2016 e sebbene la maggior parte degli elettori non abbia cambiato idea, c’è stata una leggera oscillazione verso una posizione a favore dell’Ue.
Chiunque vinca questa tornata elettorale dovrà affrontare le tensioni tra il governo centrale e le regioni, che saranno destinate a diventare ancora più autonome.