di Alberto Galvi –
Il Parlamento britannico ha votato una legge che garantisce l’immunità ai combattenti Troubles, nonostante le critiche dell’Irlanda e del Consiglio d’Europa. I Troubles sono stati coinvolti nei 30 anni di violenza settaria nell’Irlanda del Nord.
Proposto dal governo conservatore nel maggio 2022 e approvato dal Parlamento, il disegno di legge Northern Ireland Troubles (Legacy and Reconciliation) chiede la creazione di una commissione che offra l’amnistia al personale di sicurezza e ai paramilitari britannici in caso di collaborazione con gli inquirenti.
Durante il conflitto iniziato negli anni ’60 per il dominio britannico sull’Irlanda del Nord, più di 3.500 persone sono rimaste uccise, e sono ancora oggi 1.200 gli omicidi su cui sono aperte indagini.
L’ accordo di pace del Venerdì Santo del 1998 ha in gran parte posto fine agli omicidi. Ma un quarto di secolo dopo le ferite sono ancora aperte per coloro che hanno perso i propri cari per mano delle milizie repubblicane irlandesi, lealiste britanniche e delle truppe britanniche.
Molti sostengono che la nuova legge consentirà agli assassini di farla franca. La legge è stata criticata dalle famiglie delle persone uccise in quel periodo, da tutti i partiti politici dell’Irlanda del Nord e dal governo irlandese, che questo mese ha dichiarato di considerare un’azione legale.
Il Consiglio d’Europa ha espresso preoccupazione sull’amnistia e sulla sua compatibilità con la CEDU (Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo), di cui il Regno Unito è firmatario.