Gb. Johnson pronto a fermare Hawei. Il vicepresidente Zhang, ‘disposti al dialogo’

di Guido Keller

Sulla scia di quanto avvenuto negli Usa, il governo britannico ha fatto sapere l’intenzione di mettere al bando la tecnologia 5G della Huawei. Lo ha riportato il Sunday Telegraph, secondo il quale il premier Boris Johnson si sarebbe detto propenso ad accogliere le indicazioni del Gchq, l’agenzia governativa che si di comunicazione e intelligence, che gli avrebbe trasmesso un rapporto dettagliato con i rischi per la sicurezza, in altre parole di spionaggio.
Si tratterebbe di una clamorosa marcia indietro, se si pensa che solo a gennaio lo stesso Johnson aveva approvato il piano di Huawei di costruire in Gran Bretagna ben il 35% delle infrastrutture 5G, ed oggi dal colosso cinese è stato fatto sapere che resta la massima apertura al confronto con il governo britannico. Il vicepresidente di Huawei, Victor Zhang, ha precisato che “Riteniamo che sia troppo presto per determinare l’impatto delle restrizioni proposte, che non riguardano la sicurezza, bensì la posizione di mercato”. Ha poi spiegato che “Tutti i nostri prodotti e soluzioni leader a livello mondiale utilizzano tecnologia e componenti sui quali il governo britannico esercita una rigorosa supervisione. La nostra tecnologia è già ampiamente utilizzata per le reti 5G in tutto il Paese e ha contribuito a connettere le persone durante il lockdown”.
Negli Usa permane invece la massima chiusura, con il Dipartimento del Commercio che ha reso note nuove restrizioni all’acquisto di semiconduttori Huawei finalizzate a software e tecnologie statunitensi. Già gli avvocati della Huawei avevano presentato lo scorso anno un ricorso per costituzionalità su quella parte del National Defense Authorization Act (Ndaa), convertito in legge dal Congresso, che vietava alle agenzie governative statunitensi e alle aziende che hanno contratti con loro di utilizzare tecnologie di Huawei e della sua rivale Zte. Alla base della disposizione voluta fortemente da Donald Trump vi era l’accusa di spiare aziende, apparati governativi ed utenti, tanto che nel novembre del 2018 c’era stato anche l’invito della Casa Bianca ai paesi alleati di non servirsi della telefonia Huawei.
La Hawei è uno dei leader del settore delle infrastrutture strategiche delle telecomunicazioni, in particolare la rete 5G, ma a seguito delle disposizioni della Casa Bianca molte aziende hanno rivisto i contratti con il colosso di Ren, ed anche Google aveva deciso di sospendere ogni rapporto commerciale con l’azienda cinese, ovvero di non concedere la propria piattaforma Android (ma anche Gmail a Maps, YouTube e Chrome) alla telefonia Huawei.