Gb. Johnson vuole riaprire le scuole, ma c’è preoccupazione

di Elisabetta Corsi

Il premier britannico Boris Johnson vede già l’Inghilterra proiettata nella fase 2 e ha annunciato la riapertura delle scuole per il primo giugno, per cui genitori e insegnanti dovranno prepararsi alla riapertura graduale degli istituti.
Il governo intende riaprire solo le scuole primarie dal primo al sesto anno, mentre il 15 giugno sarà la volta degli alunni dal decimo al dodicesimo anno e degli studenti delle scuole secondarie, più che altro per aiutarli nella preparazione agli esami.
Nel Regno Unito le scuole hanno chiuso il 20 marzo a causa dell’emergenza sanitaria.
La decisione formale sarà presa nell’ambito della revisione di tre settimane delle misure di blocco, che il governo è legalmente obbligato ad attuare entro giovedì.
Non sono pochi gli insegnanti che hanno espresso preoccupazioni per una apertura più ampia, ma lo stesso Johnson ha riconosciuto che non sarà possibile riaprire tutte le scuole, garantendo tuttavia che il governo sosterrà le scuole in difficoltà al fine di riaprire il prima possibile.
Johnson ha anche affermato che la riapertura delle scuole è una parte cruciale della prossima fase della risposta del governo alla pandemia, perché “l’istruzione dei nostri bambini è fondamentale per il loro benessere, la loro salute, il loro futuro a lungo termine e per la giustizia sociale: in linea con le decisioni prese in molti altri Paesi, vogliamo iniziare a riportare i nostri figli in classe in un modo che sia il più gestibile e il più sicuro possibile”.
La proposta ha suscitato preoccupazioni da parte dei sindacati di insegnanti, dei presidi e di molte autorità locali. Il governo è stato invitato a impegnarsi in modo significativo con i sindacati per affrontare le preoccupazioni su questioni come i dispositivi di protezione per il personale e le procedure per affrontare l’eventuale dilagarsi dell’infezione.
Un sondaggio della BBC Breakfast ha rilevato come solo 20 consigli comunali raccomandavano alle scuole di riaprire il 1 giugno.
Queste decisioni riguardano solo l’Inghilterra, perché la Scozia aprirà le scuole l’11 agosto. Il premier scozzese Nicola Sturgeon ha fatto sapere che bisogna muoversi con cautela per evitare che il virus riprenda a circolare. In Irlanda del Nord non è prevista la riapertura prima di settembre. Il Galles ha escluso il ritorno a scuola il 1 giugno e il ministro dell’istruzione ha dichiatrato che gli istituti riapriranno solo quando sarà sicuro farlo.
I direttori scolastici non hanno fiducia nel governo, ed allo stesso modo i genitori, i sindacati degli insegnanti e alcune autorità locali, secondo loro non c’è sicurezza e molte scuole probabilmente non riapriranno. Nel frattempo si aspettano le linee guida del governo proprio per un’apertura in sicurezza. Tra le proposte vi sono quelle di classi più piccole, orari scaglionati per le pause e la riduzione dell’uso di articoli condivisi. Inoltre sia studenti che insegnanti dovranno avere accesso ai test per il coronavirus, e se verrà riscontrata una positività daranno modo di prendere misure appropriate.