Gb. London bridge: chi è il terzo terrorista, l’italo-marocchino Youssef Zaghba

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Il terzo terrorista dell’attacco al London bridge del 3 giungo è stato identificato nella persona del 22enne italo-marocchino Youssef Zaghba, con madre italiana (è residente in provincia di Bologna dove abita con la figlia maggiore Kaouthar, di 25 anni) e padre marocchino ma anche lui con cittadinanza italiana in quanto iscritto all’anagrafe degli italiani residenti all’estero.
Youssef, che nell’attacco terroristico è stato visto da testimoni accoltellare almeno una donna, è stato cresciuto in Marocco dove la famiglia si era trasferita fino al divorzio dei genitori e il rientro della madre in Italia.
Nel 2016 è stato bloccato all’aeroporto di Bologna dalla polizia con in tasca un biglietto di sola andata per Istanbul, da dove si sospetta che intendesse raggiungere la Siria per unirsi all’Isis, quindi era stato segnalato, ma dalle perquisizioni dell’abitazione del bolognese non era emerso nulla di particolare.
Nel cellulare di Zaghba erano stati trovati filmati inneggianti all’Isis, ma poi il Tribunale del Riesame aveva disposto la restituzione del passaporto e del telefonino, per cui agli investigatori non era stato possibile esaminarne ulteriormente il contenuto.
Il giovane si era poi trasferito a Londra per lavorare come stagionale in un ristorante: nella città ha conosciuto Khuram Butt e Rachid Redouane, gli altri due attentatori del London bridge.
Le autorità italiane avevano comunque segnalato all’intelligence britannica e al sistema informatico di Schengen Youssef Zaghba come possibile terrorista, un altro segnale delle falle nel sistema di sicurezza britannico, argomento di polemica nella campagna elettorale che vede contrapposti i laburisti di Jeremy Corbyn ai conservatori di Theresa May.