Gb. May tiepida sulla proposta Ue di prolungare il “periodo di attuazione”

di Elisabetta Corsi

La premier britannica Theresa May si è recata a Bruxelles in occasione del Consiglio europeo per discutere di Brexit, con l’Unione Europea che le ha lanciato l’ipotesi di allungare di alcuni mesi il “periodo di attuazione”. Si tratta di una proposta che May non ha respinto del tutto ma che è ancora tutta da valutare nel concreto, e già per la premier si tratterebbe di una possibilità assai remota. In particolare per lo spinoso problema dei confini irlandesi, che rallenta il processo dei negoziati già da tempo, per cui non verrebbero previste frontiere serrate tra le due Irlande. La proposta dell’Ue vedrebbe un prolungarsi del periodo necessario alla transizione di qualche mese rispetto al previsto, da dicembre 2020 al 2021, tempo durante il quale i rapporti tra l’Unione Europea e il Regno Unito rimarrebbero sostanzialmente gli stessi. L’obiettivo primario resta comunque di osservare il termine per completare la Brexit di dicembre 2020 e di non andare oltre.
Il premier irlandese Leo Varadkar ha da canto suo dichiarato che la proposta Ue non rappresenterebbe un sostituito a un accordo concreto, ma avrebbe il merito che “Se aiuta a rassicurare le persone che il backstop (garanzia contro una frontiera rigida) non sarà mai archiviato, può essere una cosa positiva”. Per Jean Claude Juncker, il presidente della Commissione europea, sarebbe una buona opportunità per mantenere un rapporto di lungo termine tra Regno Unito e Unione Europea.
La May ha informato che vi sono stati buoni progressi nei negoziati rispetto al precedente incontro di Salisburgo, ed ha dichiarato che “Io credo che l’accordo possa essere archiviato ed è questo il momento in cui deve accadere”, aggiungendo che “come abbiamo visto la maggior parte dei problemi sono stati risolti. Il problema che rimane è quello delle frontiere nell’Irlanda del Nord, ma credo che tutti vogliamo un accordo, e lavoreremo vicini e intensivamente per poterlo archiviare”.
I leader europei arrivati a Bruxelles hanno sostenuto una volta di più l’importanza di tali progressi. Per il presidente francese stesso partito, sarebbe prolungare inutilmente il periodo in cui il Regno Unito deve sottostare alle regole dell’Unione Europea senza poter prendere il controllo di sé stessa.
Per il presidente francese Emmanuel Macron è necessario che i passi avanti siano fatti in modo urgente, mentre il premier olandese Mark Rutte ha espresso cauto ottimismo su una possibile soluzione nelle prossime settimane.
Per l’opposizione britannica ma anche per partito di May si verrebbe però a prolungare inutilmente il periodo in cui il Regno Unito dovrà sottostare alle regole dell’Unione Europea.