di Guido Keller –
Si è spenta all’età di 96 anni la regina Elisabetta II del Regno Unito e dell’Irlanda del Nord, poche ore dopo che i medici erano accorsi al castello di Balmoral per un repentino peggioramento delle condizioni di salute. La sovrana era in Scozia per trascorrere le vacanze estive.
Figlia di Giorgio VI, era stata incoronata all’età di 25 anni regina, nel 1953, periodo che l’ha vista la regnante più longeva della Gran Bretagna (23.226 giorni): sotto di lei è passata la decolonizzazione dell’Africa, il rimpatrio della Costituzione canadese e il rafforzamento del Commonwealth. Alla sua morte era capo di stato di diverse nazioni, perlopiù nominalmente ma spesso con diritto di nominare il governatore: Antigua e Barbuda, Australia, Bahamas, Belize, Canada, Grenada, Giamaica, Nuova Zelanda, Papua Nuova Guinea, Saint Kitts e Nevis, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Isole Salomone e Tuvalu; era inoltre governatore supremo della Chiesa d’Inghilterra, comandante in capo delle forze armate, Signora dell’Isola di Man e sovrana di Jersey e Guernsey.
Dal defunto principe Filippo Mountbattendal ha avuto 4 figli, cioè Carlo, principe del Galles, Anna, principessa reale, Andrea, duca di York, ed Edoardo, conte di Wessex.
Alla notizia della morte della regina tutti i figli e nipoti si sono recati a Balmoral, e a breve la salma di Elisabetta verrà portata a Londra con un treno reale, secondo un’operazione preventivamente pianificata dal nome “Unicorno”.
Sarà una seconda operazione pianificata ad attivare la successione al trono: l’Accesion Council si radunerà già nelle prossime ore per formalizzare l’ascesa al trono del principe Carlo.
