Germania. Batosta elettorale per la Csu di Seehofer, volano i Verdi

di Guido Keller –

E’ amaro per i cristiano-sociali di Horst Seehofer, ministro dell’Interno del governo federale, il risultato del voto regionale di ieri in Baviera: la Csu (Unione cristiano-sociali) è stata sonoramente ridimensionata di oltre una decina di punti (37,3%) a vantaggio dei Verdi, che sono tornati a salire portandosi al 17,8% (+9,2 rispetto al 2013). Per quanto entrambi i partiti nutrano riserve, proprio ai Verdi l’esponente locale della Csu e premier regionale uscente Markus Soeder si dovrà rivolgere per formare il governo del Land, tant’è che a caldo ha affermato che “Non è una giornata facile e abbiamo avuto un risultato doloroso. Ma una cosa è chiara: non solo siamo il partito più forte, ma abbiamo anche un chiaro mandato a governare”.
E’ presto per dire se quanto successo ieri in Baviera avrà contraccolpi nel governo federale dove la Csu è in maggioranza con la Cdu di Angela Merkel, bisognerà attendere le regionali dell’Assia del 28 ottobre, ma la sconfitta subita in Baviera pesa non solo perché Seehofer, che è bavarese, ha fatto la voce grossa a Berlino minacciando per ben due volte negli ultimi mesi la crisi di governo, bensì perché la Baviera è una regione strategica della Germania, una delle più ricche d’Europa.
Al terzo posto sono arrivati i Freie Waehler (Liberi elettori, 11,6%, una coalizione di partiti e partitini che comunque è cresciuta del +2,6% rispetto al 2013, mentre quarta è arrivata l’estrema destra xenofobica ed euroscettica di Alternative fuer Deutschland (Afd), che con il 10,2% entra nel parlamento regionale ma con un risultato ridotto, seppur di poco, rispetto alle precedenti elezioni.
Malissimo il Partito Socialdemocratico (SPD) di Lars Klingbeil, che era al governo ma che ieri ha preso solamente il 9,7% contro il 10,9% di cinque anni fa, mentre potrebbero aver superato la quota di sbarramento i liberali dell’Fdp (5,1%).