Germania. Borussia Dortmund: russo-tedesco l’attentatore, voleva speculare sulla morte dei calciatori

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Voleva speculare sul ribasso delle azioni del Borussia Dortmund e così guadagnare oltre 3 milioni di euro a fronte dell’investimento di 15mila l’attentatore che l’11 aprile ha fatto esplodere un ordigno al passaggio della squadra di calcio, mentre raggiungeva lo stadio Signal Iduna Park per la gara di Champions League contro i francesi del Monaco.
Da subito si era pensato ad un attacco terroristico, tanto che dalla Siria era arrivata una rivendicazione dell’Isis; a seguito di intercettazioni telefoniche il giorno successivo era stato arrestato arrestato un giovane iracheno di 26 anni, islamico radicale già operativo in Iraq.
Tuttavia oggi la svolta: ad essere tratto agli arresti a Tubinga, nel sudovest della Germania, è stato un 28enne tedesco di origine russa, Sergej W, il quale contava di uccidere tutti i calciatori e allenatori. Alla fine rimase ferito in modo non grave solo il difensore Marc Bartra.