Germania. Di Maio incontra Maas, ‘serve arrivare alla apce e alla stabilizzaizone della Libia’

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Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio si è recato ieri in Germania dove ha incontrato il suo omologo Heiko Maas per discutere di relazioni bilaterali ma anche della crisi libica, dove l’Italia è chiamata a svolgere un ruolo di primo piano nel tentativo di avviare il dialogo nazionale ed arrivare alla sospensione delle ostilità. In conferenza stampa Di Maio ha ribadito che “Abbiamo a poche centinaia di chilometri un rischio terrorismo che può crescere sempre più quanto più si intensifica l’escalation di questo conflitto civile in Libia”. Per questo motivo “siamo e molto preoccupati per quanto si sta verificando in Libia”,
“Il nostro primo impegno è per un cessate il fuoco”, ha detto il ministro, cosa non facile in un quadro che vede, oltre al governo riconosciuto “di Tripoli” in guerra con il governo “di Tobruk”, una sovrapposizione di conflitti a cominciare da quelli atavici tribali, per arrivare a quelli ideologico-religiosi e a paesi che, com’è avvenuto ad esempio in Siria, combattono i loro conflitti su altri scacchieri, in questo caso quello libico
“L’Italia – ha spiegato il capo della Farnesina – riconosce il principio di autodeterminazione dei popoli. Non ci devono essere interferenze con finanziamenti o addirittura forniture di armi che possono andare a complicare quel contesto”, cose che invece avvengono quotidianamente per entrambe le parti in guerra.
Di Maio è anche tornato sulla questione migranti e del memorandum di intesa con la Libia, che dovrebbe essere riveduto ponendo i campi sotto il controllo delle organizzazioni facenti capo all’Onu: “Siamo impegnati in un’opera di miglioramento dell’accordo che l’Italia ha con la Libia. Stiamo spingendo il più possibile il governo libico a migliorare quel memorandum firmato qualche anno fa in modo da garantire che l’Unhcr, l’Oim possano entrare in tutto il processo che riguarda sia l’accoglienza dei migranti sia gli sbarchi quando vengono riportati dalla Guardia Costiera sulle coste libiche. Potremo lavorare insieme anche con l’Unione Europea per migliorare quel memorandum, che è stato fondamentale per passare da circa 102mila arrivi sulle nostre coste a poco più di 1.500”.
Per Di Maio al momento vi sono in Libia “a piede libero ci sono 700.000 migranti, circa 2.000 nei centri di detenzione. Noi non rinunciamo alla cooperazione con la Guardia costiera libica”.
Da parte sua Maas ha espresso “stima per l’agenda europeista” di Di Maio, ed ha affermato che la Germania è “molto grata per il sostegno che è stato dato perché sappiamo che conflitto in Libia non può essere vinto a livello militare”.
L’obiettivo è quello di arrivare ad una conferenza sulla Libia da tenersi a Berlino, e Maas ha parlato di “impresa ardua”, “serve pazienza”, anche perché gli incontri di Parigi e di Palermo non hanno prodotto risultati apprezzabili.