Germania e Francia disegnano ad Aquisgrana la propria leadership europea

Messa da parte l'Italia a guida eurofobica.

di Enrico Oliari

Mentre in Europa i “sovranisti” cercano ancora di trovare elementi che li accomunino gli uni agli altri e i 5 Stelle scivolano sul Franco coloniale, la cancelliera tedesca Angela Marker e il presidente francese Emmanuel Macron legano ulteriormente i loro paesi e disegnano il nuovo ordine europeo.
I due si sono ritrovati ad Aquisgrana, la storica città di Carlo Magno, per dare un nuovo impulso al patto stretto nel 1963 da Charles De Gaulle e da Konrad Adenauer, allora ideato per la riconciliazione post-bellica e per avviare una stagione di buoni rapporti, com’è stato.
Oggi nelle 16 pagine, sette capitoli e 28 articoli del documento sottoscritto in una cornice elegante a qualche contestazione dei manifestanti, vi è scritto che Germania e Francia portano i loro rapporti “ad un ulteriore livello” per “affrontare le sfide che attendono i due Paesi e l’Europa nel XXI secolo”, in “un ordine internazionale fondato sulle regole e il multilateralismo, con al centro le Nazioni Unite”. Esclusa la Gran Bretagna per via della Brexit e messa da parte l’Italia a guida eurofobica e che ha perso le posizioni e la stima acquisite dal governo precedente, le due nazioni si pongono su un piano superiore anzitutto impegnandosi a “prestare aiuto e assistenza reciproca con tutti i mezzi a loro disposizione, compresa le forze armate, in caso di aggressione contro il loro territorio”, al di là di quanto previsto dall’appartenenza all’Alleanza Atlantica.
Per le popolazioni che abitano il confine franco-tedesco vi saranno nuove opportunità a cominciare dal bilinguismo, ma non vi sarà il cambio della lingua nella pubblica amministrazione paventato dai nazionalisti francesi. Verrà insediato a tal proposito un comitato finalizzato a formulare proposte atte a garantire la convivenza e l’omogeneità fra le popolazioni della frontiera.
Sarà istaurato anche un comitato indipendente di 10 saggi per formulare proposte nell’ambito della cooperazione economica fra i due paesi, e saranno avviati “progetti comuni” per le energie rinnovabili e l’efficienza energetica.
Non vi sarà la condivisione del seggio permanente all’Onu della Francia, per cui la pasionaria Marine Le Pen aveva anticipato i suoi strali, bensì il trattato prevede che vi sia un impegno comune per promuovere in sede Onu a che la Germania abbia il suo seggio permanente al Consiglio di Sicurezza. Germania e Francia spingeranno perché i paesi dell’Unione Europea abbiano nel consesso Onu “posizioni unificate”.