di Notizie Geopolitiche –
Proprio domenica, il giorno precedente l’attentato di ieri contro un mercatino di Natale di Berlino compiuto da due estremisti islamici legati all’Isis, i movimenti di estrema destra identitaria tedesca avevano organizzato a Dresda, città della Germania orientale e capitale della Sassonia, un grande corteo contro l’islamizzazione del loro paese e dell’Europa e per manifestare il loro dissenso verso le politiche di accoglienza varate dal governo tedesco, le quali hanno consentito ad oltre di un milione di profughi, provenienti per la maggior parte dal Medio Oriente, di stabilirsi in Germania.
In migliaia sono scesi in strada, soprattutto sostenitori del movimento Pegida (Patrioti europei contro l’islamizzazione dell’Occidente) e del partito di estrema destra AfD (Alternativa per la Germania), sventolando bandiere tedesche ed esibendo striscioni con slogan anti-islam, contro gli immigrati e contro la cancelliera Angela Merkel; a prendere la parola è stato anche il parlamentare dell’AfD Andreas Wild, il quale ha ringraziato tutti i movimenti nazionalisti per il sostegno politico fornito al suo partito, affermando che “i cittadini tedeschi vogliono riappropriarsi del proprio paese e vogliono mantenere le loro tradizioni, in quanto la Germania non è uno stato islamico”.
In seguito al massiccio aumento della presenza di profughi e rifugiati, soprattutto di religione islamica, che hanno affollato le città tedesche, sono cresciuti di pari passo il nazionalismo e la xenofobia. Questi ultimi sono stati spesso alimentati da episodi come l’attentato di ieri, di matrice jihadista, nel quale hanno perso la vita 12 persone travolte da un camion, dai vari attacchi compiuti da terroristi isolati in diverse città della Germania e dalle violenze compiute il capodanno scorso a Colonia, quando migliaia di stranieri, tra i quali moltissimi richiedenti asilo, hanno molestato centinaia di ragazze tedesche nei pressi della stazione.
