Germania. Strage di curdi e turchi ad Hanau. La Procura indaga per terrorismo

Il bilancio è di 11 morti. Nel paese è allarme per le violenze islamofobiche e xenofobiche.

di Guido Keller

BERLINO. La Procura generale tedesca indaga per terrorismo in merito alla strage avvenuta ieri sera ad Hanau, ad una ventina di chilometri a est di Francoforte. Il bilancio attuale è di 11 morti e di 4 feriti gravi di cui uno in pericolo di vita, mentre l’attentatore è stato identificato con il 43enne Tobias Rathjen, indicato dai media come appartenente ad una rete di estrema destra.
Da quanto si è appreso l’attentatore ieri sera verso le 22.00 si è portato al “Midnight”, un locale in centro città che è luogo di ritrovo di crudi e turchi: lì avrebbe suonato il campanello e poi sparato all’impazzata uccidendo cinque persone. Poi si è recato in auto all'”Arena Bar & Café” della stessa città ed ha ucciso con la stessa modalità altri giovani immigrati curdi e arabi che fumavano il narghilè. Fuggito nuovamente, il suo corpo esanime è stato rinvenuto in un appartamento di Hanau vicino a quello della madre 72enne, anch’essa uccisa.
L’abitazione è stata perquisita, ed è stata rinvenuta una lettera con la confessione dell’attentatore, che la Bild ha reso nota. In essa si parla della “necessità di distruggere certe persone con le quali non è possibile convivere e la cui espulsione dalla Germania non è più possibile”.
Cordoglio per l’accaduto è stato comunicato dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, ma è un dato di fatto che questa è solo l’ultima delle violenze a sfondo razzista che sono avvenute in Germania, spesso rispondenti ad una struttura organizzata. Solo 5 giorni fa 12 estremisti di destra tra cui un poliziotto sono stati arrestati in Germania in quanto parte di un’organizzazione eversiva finalizzata a “scuotere ed eventualmente distruggere il sistema democratico della coesione” per arrivare ad una “guerra civile”: si trattava di elementi di estrema destra riconducibili ai “Reichsbuerger”, noti per le posizioni razziste; lo scorso 25 gennaio è stato messo fuori legge il gruppo di estrema destra “Combat 18”, parte della rete internazionale “Blood & honour”, organizzazione alla quale sarebbe collegato Stephan Ernst, ritenuto essere l’assassino dell’esponente della Cdu Walter Luebcke, ucciso nel giugno scorso a Kassel.
Accanto ai casi eclatanti vi sono un’infinità di aggressioni fisiche e verbali a sfondo razzista, centri per migranti dati a fuoco, moschee vandalizzate e quant’altro, mentre prendono piede movimento politici dichiaratamente xenofobici.
Non è un caso se nel gennaio 2019 il presidente della Repubblica federale di Germania, Frank-Walter Steinmeier, ebbe a dire che “Dove la lingua si imbarbarisce, il crimine non è lontano”.