Giappone. Aumentano gli investimenti in Africa

di Giuseppe De Santis

Al contrario della Cina il Giappone è sempre stato cauto nell’investire in Africa, e questo è dimostrato dal fatto che il totale degli investimenti giapponesi nel Continente nero è sceso da 12 miliardi di dollari nel 2013 a 6 miliardi di dollari nel 2021, e di questi il 70% son avvenuti in Sudafrica.
Il governo giapponese vuole cambiare tutto questo e sta spingendo le aziende del Sol levante a investire di più in Africa non solo per motivi economici, ma anche per creare una zona economica indo-pacifica che mira a coinvolgere stati quali Somaila, Mozambico, Kenya e Tanzania, e tutto per creare qualcosa di alternativo alla Belt and Road Initiative.
Un cambio di rotta del governo giapponese che è avvenuto nel 2019, quando in un incontro a Yokohama si è deciso di concentrarsi meno sugli aiuti e di più sugli investimenti, vedendo l’Africa non solo come una fonte di materie prime ma anche come mercato di destinazione delle merci giapponesi.
Come conseguenza di questo cambio di politica in Africa è aumentato l’import di prodotti giapponesi, e un esempio in tal senso è la Toyota, che impiega in tutta l’Africa 22 mila lavoratori e fattura 7,4 miliardi di dollari; come conseguenza società giapponesi che producono componenti per auto investiranno 100 milioni di dollari per aprire fabbriche in Marocco.
La ricerca di nuovi mercati però non è il solo obiettivo dell’attenzione che il governo giapponese ha per l’Africa, visto che Tokyo vuole comprare il 30% del gas naturale liquido che verrà prodotto in Mozambico e non a caso ha investito in questo progetto 14 miliardi di dollari.
Al fine di contrastare l’influenza cinese in Africa il Giappone sta collaborando con Unione Europea, India, Australia e USA, ovvero di trarre vantaggio dalla rete di investitori che questi paesi hanno nel Continente nero. Questa collaborazione è evidente nel settore del venture capital, dove fondi di investimento giapponesi si sono serviti di personale con una profonda conoscenza del territorio per investire in start-up africane.