Giappone. il ministro Kono annulla lo spiegamento dei sistemi di difesa antimissile Aegis Ashore

di Alberto Galvi

Il ministro della Difesa giapponese Taro Kono ha annunciato che il Consiglio di sicurezza nazionale del Giappone ha approvato i piani per annullare lo spiegamento di due costosi sistemi di difesa antimissile statunitensi a terra gli Aegis Ashore terrestri prodotti negli Stati Uniti.
Il ministro Kono ha dichiarato che lo spiegamento missilistico era stato sospeso perché era stato scoperto che la sicurezza della comunità civile nella vicina base di Mutsumi a Yamaguchi, uno dei due siti per la difesa missilistica nel sud-ovest del Giappone, non poteva più essere garantita. L’altra unità era in programma di essere costruita ad Akita, nel nord del Paese.  
La riparazione del sistema antimissili richiederebbe una riprogettazione totale, non solo del software, ma dell’hardware del sistema, che sarebbe troppo costoso e richiederebbe tempo.  
Il governo giapponese nel 2017 aveva deciso di installare due batterie Aegis Ashor per migliorare le attuali difese del Paese costituite da cacciatorpediniere equipaggiati con Aegis in mare e missili Patriot a terra, dopo che una serie di missili balistici sono stati lanciati dalla Corea del Nord.
Il Consiglio di sicurezza nazionale del Giappone avrebbe dovuto anche rivedere il piano di difesa di base del Paese asiatico entro la fine dell’anno per aggiornare il programma di difesa antimissili e ampliare la posizione di difesa dell’arcipelago asiatico.
Una serie di battute d’arresto si erano già verificate in precedenza, nell’effettuare il piano di implementazione dei due sistemi antimissili.
Una delle problematiche da risolvere era quella dei ripetuti aumenti dei costi che sono stati stimati in 4,2miliardi di dollari.  
I sistemi di difesa Aegis Ashore miravano a rafforzare le capacità del Paese contro le crescenti minacce della Corea del Nord.
Il ministro Kono ha anche affermato che il cacciatorpediniere MSDF e il sistema Patriot Advanced Capability-3 terrestre proteggeranno il Paese del Sol Levante. Questi sistemi sono stati progettati per abbattere i missili che hanno eluso gli intercettori sparati dalle navi.
Nel prossimo futuro il Giappone continuerà gli accordi con gli Stati Uniti sul modo migliore di attuare le strategie di difesa del Paese. Il Giappone è in grado di produrre una vasta gamma di sistemi di armi aeree, terrestri e navali.
La maggior parte delle importazioni di armi giapponesi proviene dagli Stati Uniti, mentre alcune armi di produzione nazionale sono di origine americana e fabbricate in Giappone su licenza.
Secondo le stime del 2019 la JSDF (Japan Self-Defense Forces) è composta da circa 240mila tra uomini e donne, che fanno parte del personale militare attivo suddiviso in forze di terra di cielo e di mare.
Il governo del primo ministro Shinzo Abe del partito LDP (Liberal Democratic Party) dovrebbe riconsiderare il programma di difesa missilistica del Giappone e fare di più nell’ambito dell’alleanza con gli Stati Uniti per la sicurezza del Paese.