Giappone. Offerti 500 milioni di dollari per la sicurezza del Sahel

di Giuseppe De Santis

Il Sahel è una delle zone più instabili dell’Africa e i rischi causati dalla presenza di diversi gruppi terroristici ha spinto nel 2017 alla creazione dell’Accra Initiative, un accordo sulla sicurezza sotto la supervisione del Ghana a cui hanno aderito Benin, Burkina Faso, Costa D’Avorio, Togo, Mali e Niger al fine di garantire la sicurezza in questa parte di Africa e prevenire incursioni terroristiche nei vari paesi.
Questo accordo è stato uno dei primi esempi di cooperazione tra i paesi africani volta a risolvere in modo autonomo i problemi relativi alla sicurezza, cioè senza l’intervento di paesi lontani. Tuttavia le limitate risorse finanziarie degli stati aderenti ne hanno limitato l’efficacia. L’importanza di tale iniziativa tuttavia non è passata inosservata: il governo del Giappone ha deciso nei giorni scorsi di erogare per i prossimi tre anni 500 milioni di dollari per il finanziamento dei progetti aventi come scopo la sicurezza e lo sviluppo economico nel Sahel.
L’annuncio di questo finanziamento è stato fatto dal primo ministro giapponese Fumio Kishida in un incontro che si è tenuto ad Accra col presidente del Ghana Nana Akufo-Addo, incontro che è stato organizzato per rafforzare le relazioni tra Giappone e Ghana.
I due leader hanno anche discusso della collaborazione economica tra i due paesi, in un momento in cui le imprese giapponesi vedono il Ghana come una via d’ingresso verso altri paesi africani. Tokyo si aspetta ora che il governo del Ghana migliori la normativa economica al fine di agevolare gli investimenti.