Giappone. Proteste di Cina e Corea del Sud per la visita dei ministri al santuario Yasukuni

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Giappone santuario yasukuniAncora una volta esponenti del governo giapponese si sono recati al controverso santuario shintoista Yasukuni di Tokyo, cosa che ha provocato le consuete proteste della Cina e della Corea del Sud.
Nella fattispecie si è trattato dei ministro dell’Interno Sanae Takaichi e di quello dell’Aumento della popolazione attiva Katsunobu Kato, mentre il premier Shinzo Abe, che vi si era recato in primavera, si è limitato ad inviare un dono.
Nel tempio è custodito il Libro delle anime di quasi 2,5 mln di
Abe Shinzo santuario yakasuni grandecaduti, tra i quali 14 criminali di guerra di Classe A (crimini contro la Pace) e 1.068 condannati per crimini di guerra, coinvolti anche in massacri durante l’occupazione della penisola coreana e della Cina.
Nei giorni scorsi Seul aveva protestato per la visita al santuario di 85 parlamentari giapponesi, mentre oggi la portavoce della diplomazia cinese Hua Chunying ha denunciato “un atteggiamento inappropriato riguardo alla storia” da parte del Giappone. “Noi chiediamo al Giappone di confrontarsi col suo passato di aggressione, a rompere chiaramente col militarismo e a fare atti concreti per riguadagnare fiducia dei suoi vicini asiatici e della comunità internazionale”, ha aggiunto.

Nella seconda foto: il premier Shinzo Abe al santuario Yasukuni lo scorso aprile.