Giordania. Il principe Hamza bin Hussei agli arresti, ‘coinvolto in un progetto di golpe’

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I servizi segreti della Giordania sarebbero riusciti a stroncare un progetto di golpe che avrebbe portato al vertice del regno il 41enne principe Hamza bin Hussein. La notizia è stata riportata in un primo momento dal Washington Post, il quale si è rifatto a proprie fonti, ma poi le indiscrezioni sono state confermate in un messaggio dallo stesso principe, il quale ha riferito sui social che “sono agli arresti domiciliari, non mi è permesso uscire e comunicare con l’esterno, mi è stato tolto internet, questo è il mio ultimo messaggio”.
Le notizie indicano che Hamza bin Hussein, fratellastro dell’attuale re e a cui era stato promesso il regno hashemita, avrebbe cospirato per destabilizzare la casa reale e il governo in combutta con diversi politici. Agli arresti sono finiti l’ex ministro delle Finanze Bassem Awadallah, un altro membro della famiglia reale e una ventina di persone.
Hamza ha tuttavia insistito che non vi sarebbe stato nessun progetto di golpe, ma che semplicemente erano state espresse critiche all’interno della casa reale per via della crisi economica che sta attraversando il paese. Su re Abdallah vi sono anche pressioni perché annulli l’accordo di pace con Israele sottoscritto da re Hussein 27 anni fa, cosa che gli inimicherebbe l’alleato statunitense.
Al momento palazzo reale continua ad essere presidiato dai militari.
Il vice primo ministro e ministro degli Esteri Ayman al-Safadi ha riferito che Hamza “era in contatto con elementi stranieri e oppositori con l’obiettivo di destabilizzare il governo e la famiglia reale”, e che da tempo era monitorato ed il suoi movimenti registrati dai servizi segreti.
Il principe aveva comunque fiutato qualcosa, dal momento che al-Safadi a rivelato che”Un’agenzia di intelligence straniera ha contattato la moglie del principe per organizzare un aereo per la fuga”.
Il primo a chiamare il monarca giordano è stato re Mohammed VI del Marocco, e nel comunicato emesso da rabat si legge che “re Mohammed VI ha espresso la sua piena e sincera solidarietà alla Giordania, questo paese fratello, e il suo sostegno a tutte le decisioni prese dal sovrano giordano per garantire la stabilità e la sicurezza di questo paese”.