di Anceo Agostini –
E’ perlomeno singolare che i numerosi zelanti corrispondenti da Mosca dei media occidentali non mettano al corrente i loro lettori dei folgoranti successi della politica sanzionatoria. Senza pretendere che lascino i loro uffici basterebbe un minimo sforzo per confrontare online i rapporti ufficiali sul numero di infrastrutture realizzate a Mosca nel 2023 rispetto a quelle del 2024 e individuare il declino del sistema. Inoltre, tenuto presente che Mosca è sempre stata considerata la vetrina del Paese, è verosimile che nelle altre città la situazione non sia migliore della capitale.
Per il 2023 il sito del comune di Mosca riportava i seguenti dati concernenti le opere realizzate:
– completato il grande anello della metropolitana e aperte 9 nuove stazioni;
– aperte 2 stazioni della metropolitana Pykhtino e Aeroporto Vnukovo;
– aperte 3 stazioni della metropolitana Jakhomskaja, Lianozovo e Fiztekh;
– aperti al traffico i diametri centrali nr 3 (85km, 39 stazioni) e nr 4 (86km, 36 stazioni) della metropolitana di superficie;
– riaperta dopo il restauro la stazione fluviale Sud;
– inaugurate due nuove linee regolari di trasporto fluviale;
– aperta al traffico la direzione sud del diametro viabile veloce;
– aperti 4 centri ospedalieri d’avanguardia;
– aperto il complesso il nuovo centro clinico nr 1 per le malattie infettive;
– inaugurato il complesso clinico-diagnostico del centro scientifico Loginov;
– terminata la prima tappa di ristrutturazione della rete di ambulatori (in totale 200 policlinici)
– costruiti 7,3 milioni di mq di fabbricati ad uso abitativo (dato dell’Istituto di Statistica Rosstat).
Sempre sul sito del comune di Mosca per il 2024 vengono riportati i seguenti risultati:
– aperte 2 tratte e 7 stazioni della nuova linea Troickaja (16ma) della metro cittadina;
– nuova stazione Potapovo della linea metro Sokolnicheskaja;
– inaugurato nuovo centro di medicina nucleare del complesso clinico-ospedialero nr 1 di Mosca;
– inaugurato il parco di laboratori e ricerca applicata e il campus dell’Universita’ Tecnica N.E. Bauman;
– inaugurata la nuova cittadella-ginnasio N.V. Pushkov a Troizk;
– inaugurata la funicolare di 769m nel parco mostre VDNKh;
– inaugurato il secondo mercato ittico coperto a Mitino;
– inaugurata la prima tappa del parco cinematografico di livello mondiale “Moskino”;
– costruiti 6,5 milioni di mq di fabbricati ad uso abitativo (dato preliminare).
Per quanto concerne le stazioni della metro si può notare che non hanno più lo stile imperiale delle prime costruite ai tempi di Stalin, ne’ lo sfarzo dei mosaici e marmi di quella più recente aperta nel 2003 nei pressi di Park Pobedy (Foto), sono semplici e funzionali e purtroppo non verranno decorate dai graffiti che adornano le metropolitane europee.
Per una corretta analisi va rilevato che al 31 dicembre 2022 il Think Tank europeo guidato da Ursula von der Leyen aveva già confezionato 9 pacchetti di sanzioni, nel corso del 2023 e del 2024 se ne erano aggiunti altri 3+3 e attualmente gli specialisti di Bruxelles stanno elaborando il 16mo pacchetto. In base ai dati riportati dal sito dell’agenzia Interfax, aggiornato al 2 febbraio 2025, il numero di sanzioni dei Paesi democratici contro la Russia ammonta a 18389.
La minaccia contro i russi pronunciata già il 22 febbraio 2022 dall’Alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la Politica di sicurezza Josef Borrell si è pienamente avverata: “Niente più shopping a Milano, feste a Saint Tropez e diamanti ad Anversa. Questo è un primo passo”. A ciò va aggiunto che i cittadini russi non possono più acquistare ne’ Mercedes ne’ Audi, Volkswagen, BMW, Jeep ecc. e che il mercato dell’auto in Russia è praticamente passato in mano ai produttori cinesi (60%) e ai produttori locali (30%).
Confrontando il disastro della Russia con la prosperità europea si può senzaltro concludere che se i risultati definitivi relativi al 2024 non modificheranno radicalmente il quadro, la Russia ha le ore contate.
Il 16mo pacchetto di sanzioni di Ursula sarà fatale.