Grecia. Continuano le tensioni con la Turchia nel mar Mediterraneo

di Alberto Galvi

Il governo greco ha presentato una forte protesta contro quello turco per l’espansione delle esplorazioni di petrolio e gas nelle aree del mar Mediterraneo che la Grecia considera proprie.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha concesso la licenza alla compagnia petrolifera statale turca di procedere con le esplorazioni di petrolio e gas nel Mediterraneo in ben 24 località della sua parte orientale.
Il governo ellenico ha avvertito che qualsiasi perforazione nelle aree della piattaforma continentale della Grecia scatenerà una dura protesta formale, anche se il governo greco, sembra minimizzare i progetti di Erdogan.  
Quando circa un anno fa il governo Mitsotakis fu eletto con una larga maggioranza, si sperava che avrebbe seguito una politica più efficace nei confronti della Turchia.
Lo scorso 28 febbraio la tensione tra Grecia e Turchia è aumentata dopo che Ankara ha dichiarato che non avrebbe più impedito ai richiedenti asilo di tentare di entrare nell’Unione europea.
A metà aprile, Atene ha annunciato l’intenzione di estendere la recinzione sul suolo greco di altri 26 chilometri vicino alla città di confine di Feres.
L’11 maggio, tuttavia, il ministro degli Esteri della Turchia si è opposto al progetto, sollecitando una riunione di esperti di entrambi i paesi per garantire l’inviolabilità della frontiera.
Le tensioni diplomatiche di questi giorni non potrebbero arrivare in un momento peggiore per la Grecia dopo 2 mesi di blocco e un diluvio di cancellazioni di prenotazione a causa della minaccia del coronavirus.
La Grecia in questo periodo sta cercando di rilanciare il suo turismo e le tensioni tra i 2 vicini, entrambi membri della NATO (North Atlantic Treaty Organization), rischiano di spaventare i turisti che considerano la Grecia e le sue isole dell’Egeo come un bel posto dove passare le proprie vacanze.
Grecia e Turchia si stanno confrontando su più fronti, comprese le frontiere terrestri in termini di richiedenti asilo e migranti. Inoltre sulla questione dell’Egeo c’è in corso una disputa marittima con conseguenti molestie su entrambi i fronti.
I 2 paesi si sono a lungo sfidati sui diritti marittimi e aerei nel mar Egeo, ricco di petrolio e minerali, per non parlare dei problemi a Cipro.
Mentre la paura della pandemia di coronavirus si è al momento rallentata con pur sempre il pericolo di una recrudescenza del virus a settembre, si sta lentamente insinuando un’altra paura, quella del confronto militare tra Grecia e Turchia.
Le tensioni tra i 2 paesi sono aumentate negli ultimi anni, ma le relazioni tra i 2 membri della NATO non sono sempre state così.
I rapporti tra Grecia e Turchia sono stati anche di reciproco aiuto come quando nell’agosto del 1999 la città turca di Izmit subì un grave terremoto e in quell’occasione i soccorritori greci intervennero in aiuto della popolazione turca, mentre alcune settimane dopo Atene subì lo stesso destino e la Turchia ricambiò gli aiuti.
Speriamo che le tensioni tra i due paesi possano al più presto spegnersi anche se sarà molto difficile visto che richiedono soluzioni urgenti.