Grecia. Presentato Piano energetico nazionale

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Il governo greco ha approvato negli scorsi giorni un Piano energetico nazionale che punta a contrarre sensibilmente la dipendenza dai combustibili fossili e diversificare le fonti di approvvigionamento energetico (oltre il 65% del consumo totale di energia in Grecia dipende oggi dalle importazioni di gas e petrolio), riorientandole in misura crescente verso le fonti rinnovabili.
A tal fine la Grecia conta di generare investimenti per circa 44 miliardi di euro, di cui circa 9 dedicati all’energia eolica, solare e idroelettrica, che nei piani delle autorità greche dovrebbero soddisfare nel 2030 l’obiettivo del 35% del fabbisogno energetico nazionale (partendo dal 15% registrato nel 2016).
Si tratta di un’ulteriore conferma dell’attenzione il Governo greco guarda alle tematiche ambientali. La Grecia ha programmato per il 2020 una conferenza di alto livello, con la partecipazione di capi di Stato, capi di governo e organizzazioni internazionali oltre che di personalità del mondo scientifico ed accademico, per discutere del nesso tra cambiamento climatico e preservazione del patrimonio culturale mondiale.
Il Paese, altamente vulnerabile ed esposto ai rischi ambientali, investirà inoltre circa 2 miliardi di euro nei prossimi 10 anni per contribuire a combattere le catastrofi naturali causate dai cambiamenti climatici, come inondazioni e incendi boschivi.
Il Piano energetico nazionale apre importanti opportunità di investimento per le imprese, favorite anche dalla contemporanea approvazione della legge energetica, che di fatto apre la strada ad una maggiore liberalizzazione del mercato energetico, con la privatizzazione della Public Gas Company e la modernizzazione della Public Power Corporation, oltre a introdurre a livello normativo un ambizioso programma per le energie rinnovabili nella produzione energetica del Paese.