Grecia. Scontri sulle isole per la costruzione di nuovi centri per migranti

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Dopo la giornata di ieri, anche oggi vi sono stati scontri sulle isole greche di Lesbo, Cos Samos e Chio tra la polizia e i manifestanti che protestavano per l’apertura di campi di accoglienza per profughi ed immigrati, ciascuno dei quali dovrebbe contenere fra le mille e le 5mila persone. Gli abitanti del posto avevano notato l’arrivo di mezzi da movimento terra, ma non erano stati avvertiti dei piani del governo di istituire nuovi centri sulle isole già lungamente provate dall’immigrazione massiccia proveniente dalla Turchia.
Gli scontri hanno comportato il ferimento di decine di persone, almeno 62, e solo a Lesbo sono stati colpiti dalle pietre 43 agenti, cosa che ha portato il comando di polizia a far retrocedere le linee delle forze di sicurezza. Il portavoce del governo Stelios Petsas ha riferito che la prima fase della costruzione dei centri è stata terminata, per cui sono state ritirate anche le squadre antisommossa la cui presenza aveva destato nervosismo fra la popolazione.
Sulle quattro isole vi sono al momento 42mila migranti, ma il governo del premier Kyriakos Mitsotakis ne ha promesso la riduzione della metà a breve.