GRECIA. Spese pazze: pensioni più alte che a Berlino e riapre la tv di stato

di Enrico Oliari

imageIl Fondo monetario internazionale ha fatto sapere che in materia di trattative con la Grecia “Permangono delle distanze su molti aspetti chiave e non c’è stato alcun progresso per chiuderle: siamo ben lontani da un accordo”.
La doccia fredda è stata comunicata dal capo delle comunicazioni Gerry Rice, il quale ha spiegato che “il Fmi non abbandona mai i tavoli e restiamo pienamente impegnati e pronti a riprendere i negoziati. Ma in questo momento le discussioni tecniche si sono fermate e la nostra squadra è rientrata a Washington da Bruxelles”.
Per Rice “Senza accordo con i creditori ci sarà il default in 12 mesi”, ma “Ci risulta che le autorità greche stiano discutendo a livello politico e che stiano preparando alcune nuove proposte. La palla è nel loro campo. Siamo pronti a riprendere le trattative ma al momento non ci sono date previste”.
Intanto la Grecia sull’orlo del collasso non frena sulle spese, anzi: sempre il Fmi ha rilevato che, nonostante i lavoratori greci vadano in pensione assai prima di quelli tedeschi, la “Pensione media greca è allo stesso livello della Germania”.
Rice ha spiegato che “In Grecia pensioni e salari rappresentano il 18 per cento della spesa primaria. Non è possibile raggiungere gli obiettivi di bilancio di medio termine senza una riforma delle pensioni. E tutti riconoscono che lo schema pensionistico greco è insostenibile”, dal momento che “riceve trasferimenti annui pari al 10 per cento del Pil dallo Stato, a fronte di una media europea del 2,5 per cento”.
Oggi vi è stata anche la notizia che, come il premier Alexis Tsipras aveva promesso in campagna elettorale, la radiotelevisione pubblica greca ha ripreso le trasmissioni, a due anni dalla chiusura nell’ambito delle misure di austerity, anche perché era un ambiente di assunzioni facili attraverso l’amico dell’amico.
Ora è previsto che vengano riassunti i 1500 giornalisti e altri impiegati licenziati nel giugno 2013 dal governo Antonis Samaras.

Nella foto: il premier greco Alexis Tsipras.