di Giuseppe Gagliano –
Il governo israeliano ha votato all’unanimità per chiudere la rete panaraba qatarina al-Jazeera con effetto immediato.
A causa della censura non arriveranno così ai palestinesi le informazioni su ciò che sta accadendo a Gaza e negli altri distretti: giornalisti dell’emittente sono morti per portare nelle case le immagini della mattanza dell’esercito israeliano nella Striscia, costata quasi 35mila morti di cui un terzo bambini.
In più occasioni i giornalisti di al-Jazeera erano venuti in possesso di video che mostravano veri e propri crimini di guerra operati dai soldati di Israele, tra cui l’esecuzione di civili che con Hamas non avevano nulla a che fare.
A-Jazeera ha condannato la decisione del governo israeliano parlando di “atto criminale”, avvertendo che la soppressione della stampa libera è in contrasto con il diritto internazionale e umanitario.
La ragione principale per cui il primo ministro israeliano ha agito in questo modo è per nascondere il genocidio che sta perpetuando nella Striscia di Gaza.
La decisione di Netanyahu è arrivata pochi giorni dopo l’approvazione al Parlamento di una legge che permette la chiusura temporanea di emittenti straniere considerate una minaccia alla sicurezza nazionale.
Su X Netanyahu ha scritto che “Il governo da me guidato ha deciso all’unanimità: il canale d’incitamento al-Jazeera sarà chiuso in Israele”.