di Alberto Galvi –
Nei giorni scorsi durante un raid avvenuto all’aeroporto internazionale di Bissau, nel quadro di un’operazione dal nome in codice di “Landing”, la polizia guineana ha sequestrato 2,63 tonnellate di cocaina individuate su un aereo proveniente dal Venezuela. L’intero equipaggio dell’aereo Gulfstream IV, composto da cinque persone compreso il pilota, è stato arrestato. Tra loro c’erano due cittadini messicani e cittadini di Brasile, Colombia e Ecuador.
L’operazione della polizia guineana è stata condotta in collaborazione con la Drug Enforcement Administration degli Stati Uniti e il Maritime Analysis and Operations Center-Narcotics. Questo sequestro è stato uno dei più grandi registrati negli ultimi anni. I trafficanti di droga spesso usano i paesi dell’Africa occidentale come punto di transito per spedire la cocaina dal Sudamerica all’Europa.
La Guinea-Bissau è un hub importante per il traffico internazionale di droga, essendo una rotta preferita dai cartelli della cocaina proveniente dall’America Latina.
Anche Malam Bacai Junior, figlio dell’ex presidente della Guinea-Bissau, Malam Bacai Sanha, è stato condannato a più di sei anni di prigione da un tribunale statunitense per aver guidato un giro internazionale di traffico di eroina, mettendo in luce la complessità del problema della droga in Guinea-Bissau e i legami tra attori politici, criminalità organizzata e narcotraffico.
Da quando ha ottenuto l’indipendenza dal Portogallo nel 1974, la Guinea Bissau ha subito nove colpi di Stato e numerosi tentativi di colpo di Stato, nonché diversi omicidi politici.