Guinea. Camara sarà processato con altri 10 per il massacro nello stadio di Conakry del 2009

di Alberto Galvi –

L’ex presidente della Guinea Moussa Dadis Camara, che è salito al potere con un colpo di Stato militare nel 2008, sarà processato insieme ad altri 10 individui per il massacro avvenuto nello stadio di Conakry del 2009 e uno stupro di massa avvenuto da parte delle forze di sicurezza del paese. Gli 11 uomini sono stati incriminati per la loro responsabilità nell’uccisione di oltre 150 persone e nello stupro di oltre 100 donne nella capitale Conakry.
Per fare pressione su Camara affinché non si candidasse alle elezioni del 2010, decine di migliaia di manifestanti pro-democrazia hanno tenuto il 28 settembre 2009 una protesta allo stadio, nello stesso momento in cui Camara era tornato in Guinea dal Burkina Faso nel fine settimana. Intorno a mezzogiorno i militari e le forze dell’ordine sano entrati nello stadio e hanno aperto il fuoco indiscriminatamente sulla folla. I civili disarmati sono stati attaccati anche con coltelli, machete e baionette, lasciando le tribune e l’erba cosparsi di morti e feriti, mentre altri nel panico hanno perso la vita venendo calpestati dalla gente in fuga.
Camara ha preso il potere nel 2008 quando il presidente di lunga data Lansana Conté è morto, ma è stato estromesso ed è fuggito dal paese non molto tempo dopo le uccisioni di Conakry e in seguito a un tentativo di omicidio. Ha negato la responsabilità dell’incidente e incolpato dei fatti i militari, incluso il suo ex aiutante di campo, il tenente Aboubacar Toumba Diakité, anche lui tra gli incriminati.
Dopo lunghe indagini e ripetuti ritardi da parte del precedente governo, la giunta militare che ha preso il potere nel settembre dello scorso anno ha ordinato che il processo iniziasse non oltre il 28 settembre, anniversario delle morti allo stadio.