Guinea. Diallo sarà il probabile vincitore delle elezioni presidenziali

di Alberto Galvi

Lo scorso 18 ottobre la Guinea ha svolto il primo turno delle elezioni presidenziali. La tornata elettorale è stata monitorata da parte della comunità internazionale per paura di possibili brogli.
Alpha Condé del partito RPG-Arc-en-ciel (Rassemblement du People Guinéen) era tra i 12 candidati alla presidenza, dopo aver promosso un controverso emendamento costituzionale lo scorso marzo che gli ha permesso di candidarsi per un terzo mandato.
La calma giornata elettorale è seguita a mesi di proteste contro un terzo mandato per Condé sedate da una dura risposta dalle forze di sicurezza.
Durante le votazioni i circa 600 osservatori appartenenti alla società civile insieme ai 12 osservatori internazionali dell’ECOWAS (Economic Community of West African States) hanno concordato che le votazioni si sono svolte regolarmente.
Secondo i dati provvisori della Ceni (Commission électorale nationale indépendante), l’ex primo ministro guineano Cellou Dalein Diallo dell’UFDG (Union des Forces Démocratiques du Guinée) è in testa e può essere eletto senza la necessità di un secondo turno delle elezioni.
Diallo ha già perso le elezioni presidenziali nel 2010 e nel 2015 proprio contro il presidente in carica, denunciando in entrambi i casi frodi elettorali.
Condé è diventato il primo presidente eletto democraticamente della Guinea dopo decenni dall’opposizione sotto la dittatura di Lansana Conté dal 1984 fino al 2008, ma le organizzazioni per i diritti umani ora lo accusano di autoritarismo.
Questo probabile cambio di leadership nel Paese è principalmente dovuto al fatto che Condé del partito RPG-Arc-en-ciel, avesse voluto cambiare la costituzione al fine di ottenere un terzo mandato, nonostante la maggioranza dei guineani sostenevano il limite dei due mandati.
L’opposizione guidata da Diallo ha denunciato frodi durante il processo elettorale, accusando il governo di tentare di ottenere la permanenza al potere di Condé.