Guinea. Doumbouya ha giurato come presidente ad interim del paese

di Alberto Galvi

Il colonnello Mamady Doumbouya ha prestato giuramento come presidente ad interim della Guinea, promettendo di rispettare gli impegni internazionali durante la transizione al governo civile. La cerimonia si è svolta nel palazzo Mohammed-V di Conakry. Il nuovo presidente ad interim sarà il capo di Stato e il capo supremo delle forze armate e avrà il potere di nominare e licenziare il primo ministro ad interim.
In meno di 13 mesi il golpe guineano è stato il secondo dell’Africa occidentale, dopo quello avvenuto nel Mali da parte del presidente Goita, che tra l’altro ha conosciuto Doumbouya in Burkina Faso nel 2018.
Prima della sua ascesa al potere, il colonnello Doumbouya si è formato in Francia e ha prestato servizio militare in quel paese. Durante i suoi 15 anni di carriera militare ha preso parte a diverse missioni nel mondo.
Doumbouya ha guidato il golpe contro il presidente Alpha Condé il 5 settembre scorso, e ieri il primo presidente della Corte Suprema Mamadou Sylla ha presieduto la cerimonia di giuramento del presidnete per un periodo di transizione della durata non specificata.
Condé è diventato il primo presidente democraticamente eletto della Guinea nel 2010 ed è stato rieletto nel 2015, ma lo scorso anno ha approvato una nuova controversa costituzione che ha scatenato manifestazioni di massa in cui sono state uccise dozzine di manifestanti.
La nuova costituzione aveva permesso a Condé di candidarsi per un terzo mandato nell’ottobre 2020, vincendo le elezioni anche se l’opposizione politica aveva sostenuto che vi erano state irregolarità durante la campagna elettorale e la sessione di voto.
Alle prossime elezioni che si disputeranno dopo il periodo di transizione né il nuovo presidente ad interim né alcun membro del suo governo militare si potranno presentare come candidati. Intanto l’ECOWAS (Economic Community of West African States) ha chiesto che le prossime elezioni si tengano entro sei mesi, così come il rilascio di Condé.