Guinea. Fronte dell’opposizione denuncia arresti e annuncia cortei

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In Guinea il Fronte nazionale per la difesa della costituzione (Fndc), ora che è terminato il mese sacro di Ramadan, promette di tornare nelle strade a manifestare contro il governo. Un annuncio a cui le autorità hanno immediatamente reagito avvertendo “gli eterni fautori di guai” che in piena emergenza Covid-19 “nessun turbamento dell’ordine pubblico sarà tollerato”.
In un comunicato del ministero della Sicurezza e della protezione civile si citano gli “enormi sacrifici” affrontati per contrastare l’epidemia, quindi si condanna l’intenzione dei “rivoltosi” di voler “chiaramente scatenare scontri con le forze di sicurezza”. L’Fndc, una delle principali formazioni d’opposizione, ha definito però tali argomentazioni “ridicole”, accusando il governo del presidente Alpha Condè di aver sfruttato la crisi sanitaria per silenziare le voci contrarie. Il movimento denuncia che ben 287 esponenti o affiliati al Fronte sono stati “rapiti e imprigionati” nelle carceri del Paese, senza alcuna remora per le norme sul distanziamento sociale.
Più in generale le opposizioni denunciano il tentativo di Condè di correre per un terzo mandato presidenziale, cosa che ora la Costituzione gli consentirebbe dato che la Carta è stata modificata attraverso un contestato referendum a marzo.