Guinea. Il presidente Alpha Condé vince le elezioni legislative e il referendum

di Alberto Galvi

In Guinea si sono svolte lo scorso 22 marzo le elezioni legislative e il referendum costituzionale. Il presidente della CENI (Commissione elettorale National Independent) Amadou Salif Kébé ha dichiarato il risultato definitivo del referendum con la vittoria del SI con il 91,59% dei voti contro solo l’8,41% che ha votato NO.
L’opposizione e gran parte della società civile raggruppata all’interno del FNDC (Front National pour la Défense de la Constitution) avevano chiesto il boicottaggio di questo referendum e delle elezioni legislative i cui risultati sono ancora provvisori.
La richiesta di un boicottaggio per impedire queste doppie elezioni ha portato alla violenza tra oppositori e polizia, che ha causato decine di morti e centinaia di feriti da ottobre 2019. Il doppio scrutinio era originariamente previsto per il 1° marzo.
Il presidente Alpha Condé aveva annunciato il rinvio all’ultimo momento, in un contesto di forti tensioni e aspre contestazioni da parte dell’opposizione, con le critiche emanate dalla comunità internazionale.
Secondo l’opposizione, l’unico obiettivo di questo voto referendario è consentire all’attuale presidente di candidarsi per un terzo mandato. Le riforme approvate nella nuova costituzione riguardano anche il divieto delle mutilazioni genitali femminili, la concessione ai coniugi di pari diritti in caso di divorzio e al matrimonio minorile.
Inoltre la conferma del coronavirus nel paese aveva sollevato ulteriori dubbi se posticipare ulteriormente le votazioni, ma le autorità si sono attenute al programma nonostante siano stati vietati grossi assembramenti di persone per via della campagna elettorale per prevenire la diffusione del virus.
Queste elezioni sono state naturalmente monitorate da degli osservatori internazionali. La Russia ha convalidato il voto, mentre Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti hanno denunciato la mancanza di consenso attorno a queste elezioni, contestate dall’opposizione. Va ricordato che il doppio voto contestato del 22 marzo 2020 ha lasciato molti morti e feriti, il cui numero non è ancora stato ufficializzato.
Per quanto riguarda le elezioni legislative il CENI ha annunciato i risultati provvisori che hanno dichiarato una schiacciante vittoria del partito RPG-AC (Rassemblement du Peuple de Guinée-Arc-en-Ciel) del presidente Alpha Condé che sembrerebbe aver conquistato tutti i collegi elettorali finora scrutinati tranne il collegio elettorale di Pita. Quest’ultimo invece è stato conquistato dal partito NFD (Nouvelles Forces Démocratiques) di Mouctar Diallo, l’attuale Ministro della Gioventù.
I principali partiti che hanno partecipato a questa tornata elettorale sono: RRD (Rassemblement pour la Renaissance et le Développement), UDG (Union Démocratique de Guinée), MPD (Mouvement des Patriotes pour le Développement), UFD (Union des Forces Démocratique), RDIG (Rassemblement pour le Développement Intégré de la Guinée), RGUD (Rassemblement Guinéen pour l’Unité et le Développement), FIDEL (Force des Intègres pour la Démocratie et la Liberté), PPD ( Parti Pour la Paix et le Développement), ARN (Alliance pour le Renouveau National), RPR (Rassemblement Pour la République), PGRP (Parti Guinéen pour la Renaissance et le Progrès), GDE (Guinée Pour la Démocratie et l’Equilibre) e NGR (Nouvelle Génération pour la République).
Gli altri partiti sono: GUD (Guinée Unie pour le Développement), MPDG (Mouvement Populaire Démocratique de Guinée), UFC (Union des Forces du Changement), RGP (Rassemblement pour une Guinée Prospère), UDIR (Union pour la Défense des Intérêts Républicains), PDC (Parti Démocrate Conservateur), PGR (Parti Guinéen de la Renaissance), ADC-BOC, PGPD (Parti Guinéen pour le Progrès et le Développement), NFD (Nouvelles Forces Démocratiques), UPR (Union pour le Progrès et le Renouveau), AFIA (Parti AFIA), GECI (Génération Citoyenne), ARENA (Alliance pour le Renouveau National) e PDG-RDA (Parti Démocratique de Guinée-Rassemblement Démocratique Africain).
Finora i risultati elettorali anche se pur provvisori hanno stabilito la vittoria del presidente Alpha Condé e del suo gruppo di potere. Inoltre con l’approvazione della nuova costituzione, il vecchio leader potrà di nuovo presentarsi come candidato alle prossime elezioni presidenziali visto che il suo mandato scade il prossimo dicembre. Per chi vince le prossime elezioni presidenziali la carica durerà 6 anni come previsto dalla nuova costituzione e non più 5 come in precedenza.