Haiti. Rilasciato a Port-au-Prince il diplomatico dominicano Carlos Guillén Tatis rapito a fine aprile

di Alberto Galvi

Il ministro degli Esteri della Repubblica Dominicana ha dichiarato che è stato rilasciato il consigliere agricolo dell’ambasciata dominicana nella capitale haitiana di Port-au-Prince, Carlos Guillén Tatis; il diplomatico era stato rapito ad Haiti a fine aprile, dove da ormai tempo potenti bande criminali raccolgono denaro per acquisire un maggiore controllo del paese, il cui potere politico è debole fin dall’assassinio del presidente Jovenel Moise nel luglio 2021.
A seguito del rapimento di Guillen, la Repubblica Dominicana ha schierato il suo esercito al confine con Haiti a Dajabón, il valico di frontiera più settentrionale tra i due paesi al fine di prevenire qualsiasi tipo di tensione. Si ritiene che i rapimenti siano una delle principali fonti di reddito per la banda dei 400 Mawozo.
Sebbene la cattura di stranieri di solito riceva l’attenzione dei media, gli haitiani sono le principali vittime: nel 2021 erano di nazionalità straniera solo 81 delle oltre 1.200 persone rapite.
Il mese scorso migliaia di haitiani sono scesi in piazza per chiedere che Ariel Henry, il successore di Moise, aumentasse gli sforzi per combattere le bande criminali: ne è seguita una grande operazione che ha portato alla morte e all’arresto di molti membri della banda dei 400 Mawozo.
Gli scontri tra bande hanno costretto alcune famiglie a fuggire dalle loro case nella capitale, Port-au-Prince. Nei giorni scorsi a Cité Soleil, quartiere disagiato della capitale haitiana, si sono combattuti i 400 Mawozo e i membri della banda rivale Che Mechan, causando decine di vittime e centinaia di sfollati.
I media dominicani hanno riferito che la banda aveva chiesto un riscatto 500mila dollari per il rilascio di Guillén. La notizia del rilascio arriva poche ore dopo la notizia che Germine Joly, leader dei 400 Mawozo, era stato estradato negli Stati Uniti.