Hong Kong. Crescono gli episodi di violenza: la polizia spara a bruciapelo, un giovane è grave

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Sono sempre più frequenti gli episodi di violenza ad Hong Kong, città dove da mesi si susseguono le manifestazioni antigovernative volte a denunciare l’evidente erosione in atto dell’autonomia di Hong Kong e di quel “un paese, due sistemi” promesso nel 1997, anno del passaggio del territorio dalla Gran Bretagna alla Cina. Già nel 2017 il Comitato permanente del Congresso del Popolo nazionale (Npc) aveva introdotto un sistema elettorale che prevede per l’elezione del capo del governo locale la scelta fra due o tre candidati ricavati da una rosa di nomi approvati da Pechino, ovvero “patriottici”, cosa che aveva scaturito la “protesta degli ombrelli” del 2014.
Le notizie che arrivano oggi riportano di due feriti di arma da fuoco sparati a bruciapelo da agenti, uno al petto di un giovane manifestante immobilizzato, il quale versa in gravissime condizioni; vi è poi il caso di un uomo dato alle fiamme, un cittadino “pro Pechino” che si è confrontato a parole con alcuni manifestanti urlando loro “britannici, non cinesi”, fino a quando uno di loro gli ha lanciato della benzina ed ha appiccato il fuoco. Ricoverato, non è in pericolo di vita, ma ha riportato ustioni di secondo grado sul 28% del corpo tra braccia e torace.
La governatrice Carrie Lam, di cui i manifestanti continuano a chiedere le dimissioni, ha affermato che il suo governo non cederà alle pressioni delle violenze.
Solo pochi giorni fa Junius Ho, deputato da sempre dichiaratosi per la linea dura con i manifestanti, è stato avvicinato da un giovane mentre era impegnato nella campagna elettorale: questi gli ha prima donato dei fiori, quindi, con la scusa di scattare una foto, si è avvicinato al deputato ed ha estratto dalla borsa un coltello, con il quale lo ha pugnalato.
Divenuta colonia britannica dopo la Prima Guerra dell’Oppio (1839-1842), Hong Kong si espanse nel 1898 fino a comprendere il perimetro della penisola di Kowloon. In base ai trattati sarebbe rimasta britannica per 99 anni, com’è stato.
Amministrata come provincia speciale, è sede di uno dei principali centri finanziari internazionali. Conta 7 mln e mezzo di abitanti.