Hong Kong. Proteste in Parlamento dei deputati anti-Pechino

Xi Jinping, 'Chiunque si azzardi a dividere qualsiasi regione dalla Cina morirà: i loro corpi saranno distrutti e le loro ossa maciullate e polverizzate'.

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Dopo quattro mesi di proteste, disordini, violenze ed arresti, sono stati deputati anti-Pechino del parlamento di Hong Kong a manifestare contro la governatrice Carrie Lam impedendole fra i fischi e gli slogan di tenere in aula il suo discorso sulla linea politica.
Vestiti di nero, diversi mascherati o con cartelli che ritraevano la premier locale con le mani sporche di sangue, hanno continuato ad urlare chiedendo le dimissioni di Carrie Lam e costringendo la stessa a tenere il suo discorso, in cui tra l’altro ha parlato della recessione tecnica in cui versa l’ex colonia britannica, in una sala separata ripresa da una telecamera.
La premier ha anche confermato il divieto per i manifestanti di portare maschere, cosa peraltro non rispettata anche per l’uso dei gas lacrimogeni da parte della polizia.
Non potendo lavorare, la presidenza del parlamento locale ha dovuto rinviare la cancellazione formale del controverso disegno di legge sull’estradizione, che ha dato il via alle proteste.
Di due giorni fa è invece il duro intervento del presidente cinese Xi Jinping, il quale dal Nepal, dov’era in visita, ha tuonato che “Chiunque si azzardi a dividere qualsiasi regione dalla Cina morirà: i loro corpi saranno distrutti e le loro ossa maciullate e polverizzate”.
Chi protesta vuole denunciare l’evidente erosione in atto dell’autonomia di Hong Kong e di quel “un paese, due sistemi” promesso nel 1997, anno del passaggio del territorio dalla Gran Bretagna alla Cina. Già nel 2017 il Comitato permanente del Congresso del Popolo nazionale (Npc) aveva introdotto un sistema elettorale che prevede per l’elezione del capo del governo locale la scelta fra due o tre candidati ricavati da una rosa di nomi approvati da Pechino, ovvero “patriottici”, cosa che aveva scaturito la “protesta degli ombrelli” del 2014.
Divenuta colonia britannica dopo la Prima Guerra dell’Oppio (1839-1842), Hong Kong si espanse nel 1898 fino a comprendere il perimetro della penisola di Kowloon. In base ai trattati sarebbe rimasta britannica per 99 anni, com’è stato.
Amministrata come provincia speciale, è sede di uno dei principali centri finanziari internazionali. Conta 7 mln e mezzo di abitanti.