Hong Kong. Sono stati condannati i primi minori ai sensi della legge sulla sicurezza nazionale

di Alberto Galvi –

A Hong Kong sono stati condannati i primi minori ai sensi della legge sulla sicurezza nazionale. I quattro minori sono una ragazza di 16 anni e tre 17enni. Il gruppo indipendentista di Hong Kong a cui appartengono i quattro minori condannati si chiama Returning Valiant.
L’anno scorso Returning Valiant ha promosso una violenta protesta contro la Cina, con manifestazioni tra le bancarelle di strada e slogan sui social media. Nell’arco di quattro mesi il gruppo aveva anche diffuso i suoi messaggi al di fuori delle trafficate stazioni ferroviarie e nelle conferenze stampa.
I quattro minori sono stati accusati di cospirazione e sovversione ai sensi della controversa legge sulla sicurezza nazionale, che Pechino ha imposto alla città tre anni fa per reprimere il dissenso nelle strade e nelle piazze. Il mese scorso i quattro ragazzi si sono tutti dichiarati colpevoli insieme al collega 19enne Kwok Man-hei.
Tutti e cinque i giovani sono stati condannati fino a tre anni di reclusione in un centro di formazione, una struttura di detenzione incentrata sulla riabilitazione che può essere un’opzione di condanna per i giovani tra i 14 ei 20 anni. Per quanto tempo rimarranno in custodia resterà a discrezione delle autorità. Il caso coinvolge anche due adulti, che saranno condannati il prossimo mese.
La legge sulla sicurezza nazionale stabilisce che chiunque inciti alla sovversione deve essere condannato a una reclusione compresa tra cinque e dieci anni. Finora più di 210 persone sono state arrestate ai sensi della legge, delle quali 130 formalmente accusate, principalmente per opinioni e discorsi politici.
I tribunali di Hong Kong in genere si astengono dall’inviare minori in carcere perché preferiscono optare per la riabilitazione, ma per le autorità le sentenze ai sensi della legge sulla sicurezza nazionale devono avere un effetto deterrente.